Dalla Toscana medici in piazza a Roma: “Manca il 30% del personale, così impossibile curare” – ASCOLTA

ROMA – Pochi medici di famiglia e posti letto in ospedale, lunghe file in pronto soccorso, e una finanziaria che riduce i fondi a disposizione della sanità, proprio nel momento in cui le epidemie di covid e influenza intasano pronto soccorso e ambulatori, mostrando tutte le difficoltà del sistema sanitario. Per questo da tutta Italia, Toscana compresa, in molti aderiscono alla manifestazione (senza sciopero) promossa dall’intersindacale ‘Uniti per la Sanità’, oggi dalle 14 a Roma in piazza Santi Apostoli. “La politica intervenga o corriamo il serio rischio di non riuscire più a salvare la vita delle persone” dice il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi.

La Toscana, con le note difficoltà di “sbilancio” da 500 milioni di euro, e senza alcuna certezza di poter rimediare con i fondi del payback sui dispositivi medicali, è tra le realtà più a rischio di commissariamento. “Servono più risorse per assumere nuovo personale” lamenta Luigi de Simone, segretario regionale AAROI-EMAC (anestesisti, rianimatori, medici di emergenza e area critica): “In alcuni settori siamo in carenza del 30% del personale, solo nei reparti di anestesia e rianimazione circa 200/300 camici bianchi”. E la prevista “infornata” di 160 medici internisti nei PS, la riforma del 118 e della guardia medica che promettono di aggiungere personale agli ospedali? “Da vedere quanti internisti aderiranno – dice –  e comunque sono tutte riforme future, il problema è il presente”.

immagine in evidenza dal profilo facebook di Fp Cgil Medici Nazionale