LIVORNO – Un giro di mazzette per centinaia di migliaia di euro utilizzati per pagare speciali regali ai medici pediatri, perché inducessero le neo-mamme a utilizzare latte artificiale di note ditte al posto del latte materno: è quello che è stato portato alla luce dai Carabinieri dei NAS e dell’Arma di Livorno, che stamani hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare
Agli arresti domiciliari per corruzione sono finiti 12 pediatri – tra cui 2 primari e alcuni medici di base convenzionati con le rispettive Asl: i primari in particolare, convincevano le puerpere in dimissione dagli ospedali dopo il parto e ad utilizzare latte artificiale per l’alimentazione dei propri bambini.
Stesso provvedimenti eseguiti per 5 informatori scientifici (quattro residenti in Toscana, uno ad Ascoli) e un dirigente d’azienda di alimenti per l’infanzia residente a Limbiate (Monza). Coinvolti anche anche medici . I regali comprendevano prodotti tecnologici come smartphone, computer e tv, ma anche e viaggi in rinomate mete turistiche e crociere nel Mediterraneo e nord Europa. Eseguiti anche 26 decreti di perquisizioni in Toscana, Lombardia, Marche e Liguria.
Anche in questo caso, l’inchiesta è nata da un “corvo” che ha segnalato gli illeciti con una lettera anonima ai arrivata ai carabinieri del Nas di Livorno nel giugno del 2013. Gli investigatori, coordinati dal pm Giovanni Porpora della procura di Pisa, hanno individuato un’agenzia di viaggi compiacente della città della Torre che effettuava false fatturazioni a pediatri per congressi ai quali non avevano mai partecipato ottenendo invece in cambio altri buoni per soggiorni-vacanza da usufruire personalmente.
Le indagini dei NAS hanno portato ad accertare una consolidata e diffusa pratica corruttiva che alcune note ditte di alimenti per l’infanzia praticavano per indurre numerosi pediatri a prescrivere latte artificiale ai neonati dietro elargizione di tangenti, tramite un complesso sistema per giustificare gli ingenti esborsi di denaro per gli atti corruttivi:
Dopo quella che ha investito il settore cardiochirurgico, una nuova inchiesta, ancora per corruzione, che si abbatte in pochi giorni sulla sanità toscana. Solo pochi giorni fa, infatti, una inchiesta della procura fiorentina ha scoperchiato un giro di corruzione per l’assegnazione degli appalti d prodotti cardiologici truccate in cambio di regali e benefit – ancora prodotti tecnologici, che ha coinvolto, tra gli altri, 3 noti primari e direttori di dipartimento a Careggi e Torregalli.
”Non bastano gli aggettivi per descrivere la gravità di questo genere di azioni” ha commentato il ministro della salute Beatrice Lorenzin: “Mi chiedo – h aaggiunto – come possano medici pediatri andare contro l’etica della professione, contro unanimi pareri scientifici e contro le indicazioni del Ministero della Salute per convincere le mamme ad usare latte artificiale in polvere al posto di quello materno. Il tutto per guadagnare regali di lusso e viaggi gratuiti, sulla pelle di bambini appena nati”.
Duro il commento del governatore Enrico Rossi, che parla di “un quadro di comportamenti inaccettabili e denunciano un costume civile e morale che deve essere censurato, contrastato e cambiato” e lancia una precisa richiesta alla sanità toscana: “Ci aspettiamo che ognuno faccia la sua parte: i direttori generali delle Asl prendendo provvedimenti adeguati, e altrettanto ci aspettiamo anche da parte degli ordini professionali. I cittadini, soprattutto la parte più debole e sofferente e i giovani, aspettano provvedimenti adeguati”. L’assessore regionale alla salute Luigi Marroni ha annunciato l’avvio di un’indagine interna sui comportamenti organizzativi: “Vicende come questa, se confermate, rischiano – ha detto – di vanificare il grande lavoro fatto negli anni dalla Regione Toscana per promuovere l’allattamento al seno. “.