FIRENZE – Critiche e resistenze da parte di medici e sindacati, apprezzamento dalle forze politiche moderate e d’opposizione. Provoca reazioni opporste e contrastanti, il progetto di riorganizzazione della sanità toscana proposta dal governatore Rossi che prevede la riduzione a 3 Asl e l’introduzione di super-ticket per i redditi medio-alti per le prestazioni sanitarie. Il sindacato dei medici Anaao Assomed critica in particolare l’accorpamento tra Asl e aziende universitarie e parla di “gigantismo istituzionale” che va a stressare senza avere la certezza di migliorare l’assistenza”. Stessa preoccupazione dal sindacato Cimo, che denuncia: “Si mette tutto in mano agli universitari”.
“Renzi demolisce i diritti nel lavoro, Rossi la sanità toscana” attacca il gruppo di Rifondazione Comunista in Consiglio Regionale. Piace invece il progetto di riorganizzazione alle forze di centro e centro-destra. Quella di Rossi, è una riforma proposto nel 2012 commenta il consigliere regionale di FI Stefano Mugnai. “Assolutamente da condividere e da approvare con urgenza” per Marco Carraresi dell’Udc. Di “svolta coraggiosa” parla l’ex leghista, ora gruppo Più Toscana, Gianluca Lazzeri.
Per rispondere alle critiche governatore il Rossi oppone la linea realista: “I tagli ci sono – ha replicato – e bisogna fare in modo che si mantenga la qualità e che ci sia giustizia sociale. Rifardo il il suiperticket poi “Chiediamo un sacrificio ai redditi medio-alti. Non mi sembra drammatico”. “La sanità tocana si conferma la migliore d’Italia. E io vorrei che si tenesse ancora a questo livello” ha aggiunto. Il riferimento è ai risultati del Programma Nazionale Esiti 2014, che per il 2/o anno pongono la Toscana al top, dato che risulta la regione con la più bassa percentuale di indicatori negativi (9%) e tra quelle con la più alta percentuale di indicatori migliori rispetto alla media nazionale (27%, seconda solo alla Valle d’Aosta, che ha il 29%).