FIRENZE – Primo intervento di fecondazione eterologa nell’ospedale di Careggi di Firenze, con gameti maschili acquisiti in una banca del seme europea. E’ il primo caso in Italia in una struttura pubblica. “E’ un trattamento che dura pochissimo e non cruento, praticato in day hospital”, ha spiegato la direttrice sanitaria Maria Teresa Mechi.
Il donatore per l’intervento effettuato stamani, ha spiegato l’ospedale, ha caratteristiche fenotipiche compatibili con quelle della coppia che, dall’inizio delle attività nell’ospedale fiorentino, ha già completato il percorso clinico per sottoporsi al trattamento. Nei prossimi giorni, ha annunciato sempre Mechi, verrà eseguito un nuovo trattamento su una seconda coppia con gameti di un diverso donatore e dalla prossima settimana sempre a Careggi comincerà anche l’attività di donazione di gameti maschili e femminili per la fecondazione eterologa.
“Non è simbolico che oggi avvenga in Toscana, c’é una normalità occidentale – ha commentato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – e neanche da un punto di vista etico c’è alcunché che possa preoccuparci”. Il governatore ha quindi voluto fare gli auguri alla coppia che stamani si e’ presentata a Careggi: “Auguri e figli maschi o femmine è lo stesso”.
Il seme utilizzato è stato acquisito, in quantità limitata e comunque necessaria a garantire al massimo 3-4 trattamenti, da un istituto europeo, una banca del seme, accreditato ed autorizzato. In questa fase sono state corrisposte le sole spese di trasporto. “Qui a Careggi – ha spiegato il direttore sanitario – era già presente un centro dedicato per la fecondazione omologa. I nostri professionisti compongono un team multidisciplinare e hanno collaborato alla costituzione delle linee guida a livello nazionale. È stato possibile avviare questo percorso proprio perché avevamo qui competenze adeguate. Negli ultimi mesi si è andato a definire il quadro, rispetto a questioni come il consenso informato e gli aspetti giuridici”. Infine, l’annuncio che dalla prossima settimana comincerà a Careggi anche l’attività di donazione di gameti maschili e femminili per la fecondazione eterologa. “Ci sarà la possibilità di reperimento in loco attraverso la donazione – ha spiegato ancora Mechi – e in parallelo rimane il ricorso alle banche del seme per poter assicurare sempre una risposta adeguata alla domanda”. Il rimborso per i donatori, ha specificato Mechi, non è previsto.
Oggi intanto è stata pubblicata sul BURT la delibera che stabilisce le nuove regole per la fecondazione eterologa: il trattamento è garantita (dietro pagamento del ticket) per le donne sotto i 43 anni, con alcune deroghe di carattere sanitario. Tra le modalità di approvvigionamento dei gameti, la delibera prevede anche la possibilità dell’Egg sharing (ovvero la possibilità per la donna che si sottopone a procreazione assistita omologa di donare parte degli ovociti non utilizzati), la donazione volontaria anche al femminile (previa però indicazione medica con parere del Consiglio sanitario regionale) ed il social freezing (ovvero la possibilità di crioconservare gli ovociti in età giovane per utilizzarli successivamente, eventualmente anche a fini di donazione per l’eterologa).
Sono inoltre previsti rapporti di collaborazione con centri o banche di gameti esteri. L’obiettivo è quello di realizzare una banca regionale unica per i gameti. Per quanto riguarda la diagnosi genetica preimpianto, sono disciplinate le modalità di accesso, i requisiti strutturali dei centri ed i requisiti medici. La delibera rinvia ad un successivo eventuale provvedimento per l’inserimento della diagnosi genetica preimpianto nei Lea.