FIRENZE-I sindacati Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero regionale di 24 ore dei settori pubblici e privati per venerdì prossimo 16 dicembre, all’interno della mobilitazione nazionale “contro la legge di bilancio iniqua socialmente che penalizza il mondo del lavoro dipendente e mortifica le aree di precariato in particolare su fisco, pensioni e trattamento salariale”.
Uno sciopero generale che interesserà tutti i settori e le provincie della Toscana. “I punti salienti sono lavoro di donne, giovani e immigrati. L’inserimento dei voucher porta ancora avanti il lavoro precario e allontana le stabilizzazioni. La flat tax ridotta è un torto a operai e lavoratori dipendenti, ” spiega Claudio Guggiari della segreteria Cgil Toscana. “Denunciamo che si rendono le condizioni dello stato sociale più ristrette per il ceto medio basso della società. Problemi che riguardano anche la sicurezza sul lavoro e lo sviluppo in termini ambientali, digitali”
Uno sciopero lanciato da Cgil e Uil, mentre Cisl pur contestando la manovra non ha aderito. “Sono centrali il recupero economico dei salari e delle pensioni: abbiamo un rincaro delle bollette di energie e di gas oltre 4 volte rispetto a un anno fa, ” dichiara Claudio Fantappiè, segretario generale Uil Toscana. “Avevamo fatte delle richieste al Governo Meloni: la detassazione delle tredicesime e degli aumenti contrattuali e dei contratti aziendali, un aumento del 5% sul taglio del cuneo fiscale, non abbiamo visto la volontà di recuperare il valore delle pensioni. Noi oggi abbiamo famiglie che non arrivano alla fine del mese.”
Condizioni che denunciano le lavoratrici, lavoratori e pensionati. Come Rossella Teodori, lavoratrice in appalto che lavora da 34 anni per le mense fiorentine. “Abbiamo contratti di poche ore, paghe basse, è una manovra che non tiene conto del lavoro femminile e del lavoro povero,” spiega Teodori, ” Noi abbiamo contratti che partono anche da un’ora e mezza al giorno, ci sono persone che guadagnano 300- 400-500 questa è la maggioranza degli stipendi. Abbiamo contratti che non coprono i 12 mesi l’anno, questo influisce sul potere d’acquisto e in questa manovra non si parla degli appalti, come nel nostro caso.”
Aderisce allo sciopero anche il mondo delle pensioni come spiega Silvano Pini, segretario dello Spi Cgil empolese, in pensione da 18 anni. “Di fronte a un’inflazione che tocca il 12 % devono essere rivalutate tutte le pensioni, mentre il governo prevede la rivalutazione delle pensioni solo fino a quattro volte il minimo.Non lo riteniamo giusto, basta pensare che la maggioranza dei pensionati sono sotto i mille euro al mese con l’aumento delle tariffe sono in grosso disagio.”
L’ELENCO DELLE INIZIATIVE NEI TERRITORI*
AREZZO: fiaccolata ore 16:30 in piazza Sant’Agostino
FIRENZE: corteo con concentramento in piazza dell’Unità alle 9:30 con
arrivo in via Martelli (passando da piazza San Marco)
GROSSETO: presidio-manifestazione ore 10-12 presso la sede Caritas
LIVORNO: la mattina presidio davanti alla Prefettura in piazza
dell’Unità d’Italia
LUCCA: corteo con partenza da piazza Santa Maria ore 9:30 e arrivo in
piazza San Michele
MASSA CARRARA: ad Avenza presidio-flash mob ore 9:30 davanti alla Coop,
a Carrara alle 10:30 presidio davanti alla sede Inps in via Don Minzoni 1
PISA: presidio in piazza XX settembre ore 10-13
PISTOIA: presidio ore 10-12 in piazzetta dei Servi
PRATO: presidio davanti alla Prefettura (via Cairoli) ore 10-12
SIENA: presidio in piazza Salimbeni ore 10-12