FIRENZE- Zerocalcare ha partecipato alla conferenza stampa convocata dal Coordinamento Toscana per il Kurdistan, Associazione Lorenzo Orsetti e gruppo consiliare Sinistra Progetto Comune per denunciare, nella giornata della partita Fiorentina-Basaksehir, il ruolo di Erdogan (padrino del Basaksehir) per la deriva autoritaria in Turchia, nella repressione del popolo kurdo e l’utilizzo di armi chimiche da parte dell’esercito turco.
“Oggi c’è la partita tra Fiorentina-Basaksehir che è la squadra di Erdogan, espressione del regime turco ed è l’occasione per ricordare che parliamo di uno stato antidemocratico che calpesta i diritti della sua popolazione interna e massacra i curdi negli stati circostanti,” dichiara il fumettista Zerocalcare. “Il fatto che venga a Firenze che è una città che ha pagato un tributo di sangue altissimo tramite Lorenzo Orsetti, contro il regime turco e l’integralismo jihadista è un’occasione per ricordare che non va tutto bene.”
“Oltre alle prigioni piene di prigionieri politici ci sono anche l’uso di armi chimiche fatti contro i combattenti in Rojava e sulle montagne, ci sono gli omicidi mirati fatti coi droni che colpiscono civili, personalità dell’amministrazione e di intellettuali in Iraq e in Siria,” continua Zerocalcare. “Ci sono una serie di questioni che rendono evidente come ci dovrebbe essere un problema con la nostra relazione con la Turchia e che invece continua a passare per collaborazioni, finanziamenti, nonché vendita di armamenti.”
Il ricordo di Lorenzo Orsetti è stato centrale, per ricordare la causa curda e il confederalismo democratico per cui ha dato la vita. “Ci sembrava importante ricordare questa causa che vale davvero la pena, i curdi sono un popolo oppresso che è riuscito a stabilire il confederalismo democratico, un nuovo paradigma di vita in quelle terre,” dichiara Alessandro Orsetti. “C’è un silenzio complice su questi temi. Noi come Italia e come Europa sarebbe importante far sentire la nostra voce, ricordiamo che gli attacchi con droni e armi chimiche stanno uccidendo decine di curdi nel totale disinteresse: questo ci tornerà indietro sicuramente, destabilizzare l’area non giova a nessuno. Il silenzio è complicità”
Fuori dallo stadio da stamattina sono apparsi cartelli da stamattina dove si legge “Mettiamo Erdogan fuori gioco” e “Erdogan criminale di guerra”.