FIRENZE – Il consiglio comunale di Firenze ha approvato una delibera a favore della realizzazione del progetto di multiutility toscana, la grande holding regionale dei servizi pubblici. Il progetto prevede la fusione per incorporazione in Alia delle partecipazioni detenute che già detengono partecipazioni in società operative nei settori di pubblica utilità (acqua, energia, gas). L’atto è stata approvato a maggioranza superando la discussione in cui solo la Sinistra ha presentato ben 34 emendamenti.
“Un traguardo storico – ha esultato il sindaco Nardella – perché finalmente mette insieme tutte le forze in un settore strategico per cittadini e imprese come quello dei servizi pubblici locali: acqua, gas rifiuti. In questo modo possiamo contare su 1,5 miliardi di euro di investimenti e su un aumento dell’occupazione creando posti di lavoro anche nell’indotto”. “Possiamo puntare anche a un controllo dell’innalzamento delle tariffe in un momento in cui è molto sentito il caro bollette -Ora dovremo fare i prossimi passaggi, l’assemblea di Alia e tutte le altre assemblee, ma ormai direi che il dado è tratto e non si può più tornare indietro”.
Secondo molte associazioni e movimenti per i beni pubblici che hanno organizzato un presidio di protesta – tra questi il Forum Toscano movimenti per l’acqua,
Fridays for future, Alleanza beni comuni Pistoia, Comitato acqua bene comune Valdarno – al contrario, con la nascita della multiutility toscana non si risolveranno i problemi ma si accentuerà la tendenza già in atto per gas ed energia elettrica: sostanziale privatizzazione, sottrazzione del controllo pubblco, interesse rivolto ai profitti e non alla riduzione delle tariffe. Tra le richieste dei manifestanti quella di “fermare l’operazione multiutility, verbalizzare il mancato rispetto delle forme più elementari di partecipazione e trasparenza”.
Coloro che hanno protestato hanno sottolineato come “il passaggio nei Consigli comunali sia diventato un mero adempimento o addirittura un intralcio. Fuori i profitti dall’acqua, dai servizi di gestione pubblica dei rifiuti e dell’energia”. Sono stati chiesti anche “referendum consultivi comunali”. In Toscana in questo periodo sono chiamati a votare l’approvazione al progetto i consigli comunali dei Comuni soci delle partecipate pubbliche che confluiranno nell’operazione di maxi-holding regionale per una multiutility unica.
