FIRENZE – Finiscono nella bufera politica a Firenze i cosiddetti velocar, i nuovi autovelox su palo in 4 luoghi della città e capaci di rilevare la velocità su più corsie contemporaneamente, dopo la pubblicazione dei dati sulle contravvenzioni elevate: oltre 227 mila in soli tre mesi di utilizzo, oltre 3.700 al giorno. In particolare quelli installato in viale Etruria da soli hanno rilevato oltre 84 mila infrazioni, una ogni 90 secondi circa. A scatenare la polemica sulle contravvenzioni è stato però il centro destra, ma il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che in un post sui social ha parlato di Firenze come “multificio”.
All’attacco della giunta Nardella va il centrodestra, che mobilita “perfino” il consigliere regionale di FI, Marco Stealla: “Stimiamo che a fine anno dalle multe potrebbero ammontare a oltre 100 milioni di euro” dice Stella, che sottolinea due elementi: il gran numero di multe elevate per sforamenti di pochi km/h rispetto al limite di velocità previsto, e l’arrivo ai cittadini di molteplici verbali per lo stesso tipo di infrazione a ridosso della scadenza dei 90 giorni che è termine di legge. “Così – conclude – non si fa prevenzione degli incidenti e sicurezza stradale, ma solo cassa”.
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Non è solo il centro destra però ad attaccare la giunta: anche l’opposizione di Sinistra Progetto Comune in Palazzo Vecchio esprime le sue critiche. “E’ chiaro che gli autovelox messi non producono corretti comportamenti ma aumentano solo le sanzioni. Italia Viva l’ha tirata fuori in modo strumentale, ma non vuol dire che non colgano un problema vero, il fatto che effettivamente si sta facendo cassa sulle spalle dei cittadini”
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Per il momento nessun commento ufficiale da parte del sindaco Dario Nardella. A difendere la scelta dell’amministrazione comunale è l’assessore Stefano Giorgetti, che esclude un difetto nella di taratura: “Il monitoraggio sui velocar è continuo, verificheremo le segnalazione sugli sforamenti lievi” ha detto stamani a Novaradio. Riguardo alla segnalazione degli impianti di rilevazione della velocità, aggiunge “vedremo di migliorarla” e poi, sottolineando che le postazioni dei velox sono le stesse da 12 anni, ricorda: “I velox non solo messi perché bisogna rallentare in quel punto, ma osservare il limite in tutta la strada, altrimenti no c’è effetto sulla sicurezza della viabilità”.
L’attacco di Renzi ieri all’ex compagno di partito ed ex pupillo Dario Nardella, e da molti è stato visto come il preludio alla richiesta di maggior peso nelle giunta comunale, in cui Italia Viva conta già sull’assessora Titta Meucci. Una ricostruzione almeno ufficialmente smentita dal capogruppo IV in regione, Claudio Scaramelli.
Eppure ora, a “tirare per la giacca” Italia Viva è il Gruppo di Centro, costituito dai fuoriusciti dai partiti di centrodestra: “Le critiche di Renzi verso l’amministrazione Nardella sono molto chiare e condivisibili, a questo punto ci aspettiamo scelte conseguenti: ritiri l’assessore Meucci e faccia anche lui opposizione, perché è soltanto esprimendo una posizione conseguente che si ha la credibilità per costruire un’alternativa seria a questo governo della città”.
