FIRENZE – Domani pomeriggio a Roma è in programma una “riunione, a cui parteciperò come commissario straordinario per il rigassificatore, ma che sarà presieduta da coloro che rappresentano Palazzo Chigi e che unificheranno i pareri degli enti statali. Ci saranno non solo le direzioni generali dei ministeri, ma anche l’istituto superiore di sanità che svolge una funzione fondamentale. Sarà un parere unico quindi se sarà positivo sarà un grosso salto in avanti per poter arrivare alla conferenza dei servizi del 21 ottobre e creare le premesse affinché nei giorni immediatamente successivi possa firmare l’autorizzazione”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, parlando del rigassificatore di Piombino (Livorno).
“Quello di domani è un passaggio molto significativo – ha aggiunto Giani .- Ritengo che con quello che sta maturando con la guerra in Ucraina, il renderci autosufficienti sul piano dell’energia è qualcosa di fondamentale, non tanto per la Toscana o i nostri singoli interessi, ma per i cittadini, per le imprese che vogliono che il costo della bolletta non esploda, quindi l’occasione di un rigassificatore da 5 miliardi di metri cubi di portata è significativa”. Parlando poi delle dichiarazioni di ieri del ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, Giani ha parlato di parole “condivisibili” perché quello energetico “è un problema di sicurezza nazionale, ma soprattutto di garanzia per alleggerire un peso che altrimenti si riflette su un’Italia che va in recessione”.
Parole, quelle del ministro, che invece non convincono altri osservatori delle questioni energetiche italiane. Ad esempio i giornalisti del collettivo “A sud”. “La scelta puntare tutto sul gnl, ambientalmente sbagliata, non è obbligat ma frutto si una precisa scelta politica” ha spiegato stamani a Novaradio, Carlotta Indiano: “Fino allo scorso anno la quota di gnl era bassa, e i tre depositi assai sotto-utilizzati; inoltre i flussi di gas sono stati costanti fino a poche settimane fa” spiega. “Con lo scoppio della crisi ucraina, il panico della Commissione europea ha dato l’opportunità a i grandi estrattori e commercializzatori di gnl di sfruttare il rialzo dei prezzi e alimentare lo sfruttamento di un mercato molto profittevole breve-medio termine”. “I rigassificatori – aggiunge – sono una scorciatoia che fa l’interesse dei grandi estrattori, dagli Usa a Eni, e rischia di creare ulteriori tensioni geopolitiche”.