TOSCANA – L’inflazione in Toscana determinerà un crollo del potere d’acquisto per i lavoratori dipendenti da 1.870 euro annui in media nel 2022, a causa soprattutto del boom dei costi per l’energia (+1.560 euro). E’ quanto emerge da uno studio di Ires Toscana per la Cgil presentato a Firenze. Ad incidere sulle finanze delle famiglie l’aumento della bolletta energetica (+116%), quello della spesa per i beni alimentari e di prima necessità (+10%) e la rata dei mutui a tasso variabile, che aumenteranno in media di 218 euro. “E’ una situazione che penalizza molto di più i redditi medio-bassi e il lavoro dipendente”, ha affermato Gianfranco Francese, presidente di Ires Toscana.
Il sindacato rilancia proposte tra cui “l’aumento di stipendi e pensioni; l’introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del fisco; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili”.