FIRENZE – Entro fine anno oltre 200 nuovi bus entreranno a far parte del nuovo parco mezzi di Autolinee Toscana: di questi, 40 tra urbani ed extraurbani solo su Firenze. Ad annunciarlo stamani i vertici dell’azienda, presentando i primi 10 che da oggi entrano in servizio. Il piano di investimenti prevede 40 milioni solo entro il 2022. Il rinnovo del parco mezzi, assieme all’assunzione di nuovo personale, sono tra le priorità dell’azienda per far fronte alle difficoltà del servizio generate dalla vetustà dei mezzi e alla carenza di personale – problemi che si sono accumulati e ingrandito nel corso dei lunghi anni di contenzioso legale che ha rallentato il passaggio di gestione del tpl. Non nasconde le difficoltà di questi primi mesi di attività il l presidente di AT Gianni Bechelli: “Il servizio ha non pochi problemi, sia sul numero dei mezzi che su quello degli autisti,stiamo lavorando su entrambi i fronti”.
Riguardo alla carenza di autisti, in particolare, Bechelli ha spiegato che con le nuove assunzioni finora si è fatto fronte al turn over annuale di pensionamenti – circa 150 persone – ammettendo che finora non si è intaccato in modo sostanziale il “gap” storico ereditato, pari ad un fabbisogno di ben 270 lavoratori. Per rimediare nel breve-medio termine, ha dichiarato, l’azienda sta lavorando su tre fronti: l’ “accademia degli autisti” che nei prossimi mesi metterà alla guida 20 nuovi autisti under 29 – e che sarà estesa anche a fasce d’età più anziane – l’incremento degli stipendi offerti ai neo-assunti da 1.150 a 1.500 euro. Ma ha anche confermato che, per un periodo definito “di transizione”, si ricorrerà anche ad autisti in pensione che saranno invitati a tornare alla guida – tema fortemente criticato dai sindacati. I tempi per arrivare a colmare il gap? Non saranno brevi, chiarisce Bechelli. “Non facciamo miracoli, non servono proclami : stiamo lavorando seriamente perché questa regione abbia nell’arco di di 2/3 anni un servizio di buona qualità”
“Entro questo primo anno di attività porteremo a termine l’acquisto dei bus che in realtà erano previsti in due anni” ha spiegato Paolo Rodighiero, direttore di servizi AT. In particolare, 112 sono già a disposizione, saliranno a 174 a settembre e saranno 200 a fine anno. Grazie a fondi pubblici, poi entro un anno da ora arriveranno circa 140 bus a gasolio, e una ottantina circa altri convogli, probabilmente a metano. Va avanti poi l’investimento sui mezzi elettrici: sempre entro un anno ne arriveranno circa 200 – di cui 70 a Firenze e 60 a Prato. Dal 1° novembre 2023, invece è previsto l’arrivo di ulteriori 700 nuovi mezzi. Già dalla fine di quest’anno, ha sottolineato Rodighero, sarà stato sostituito un terzo dell’intero parco mezzi.
Intanto ci si prepara alle prossime sfide: la riapertura delle scuola a settembre con l’incognita covid, e la rivoluzione del tpl extraurbano, con i nuovi hub del tpl extraurbano: quello già attivo in piazzale Vittorio Veneto (lato Leopolda e lato Cascine, le mappe delle niove linee sono sul sito web di AT) e quello che aprirà il 1° settembre in piazzale Montelungo per i bus dal Mugello. “Siamo pronti” assicura Bechelli.