FIRENZE – “A Ferragosto andrò a trovare i detenuti a Sollicciano per parlare con loro di questi problemi, perché non è civiltà. Perché anche dai carceri si vede lo stato di civiltà e di democrazia di un Paese”. Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha risposto a chi gli chiedeva della situazione del carcere di Sollicciano (Firenze). Nardella, a margine di un evento, ha poi aggiunto che il problema del riconoscimento della residenza da parte del Comune di Firenze per la presa in carico psichiatrica dei detenuti “è un problema che si può provare ad affrontare, ne parlerò con l’assessore Funaro. C’è da dire una cosa: è il sistema carcerario italiano che non funziona. A parte il fatto che sul totale delle spese per il detenuto si spende una percentuale risibile, tutto il resto serve a far funzionare il sistema burocratico del modello carcerario. Per il recupero, per l’inserimento lavorativo del detenuto non si spende niente”.
Gli italiani, ha continuato Nardella, “devono sapere che le loro tasse, purtroppo e non per colpa del governo Draghi, perché è un modello che viene da lontano, non servono a recuperare i detenuti che anzi escono dal carcere con molti più problemi psichiatrici, sociali. Il carcere oggi non assolve assolutamente al principio costituzionale della rieducazione della pena. Mi auguro che anche questo punto sia un tema da discutere in queste settimane, perché il modo con cui trattiamo i detenuti è direttamente collegato alla sicurezza dei cittadini”.