MASSAROSA- “La situazione è abbastanza drammatica, stanno ripartendo dei focolai e il fronte è molto ampio,” spiega la sindaca di Massarosa, Simona Barsotti ai nostri microfoni.
“La grande siccità, la temperatura molto alta e il cambiamento repentino del vento provocano l’attivazione di continui focolai”. E’ di 600 ettari, prevalentemente di bosco e in parte di olivete la stima provvisoria a stamani della superficie bruciata in Versilia a causa del rogo scoppiato lunedì sera scorso a Massarosa, nella frazione di Bozzano, e poi arrivato a interessare anche il territorio del comune di Camaiore.
“Si tratta all’incirca di 500 persone sfollate, alcune di queste collocate presso familiari, altre nei nostri punti sicuri, altre hanno avuto accesso al nostro campo base allestito a Massarosa per dare accesso a un letto e un pasto”, continua la sindaca.
A lavoro 4 elicotteri e 3 Canadair. Durissimo il lavoro a terra nel quale sono impegnate le 25 squadre di volontariato antincendio e di operai forestali.
“L’incendio si sta muovendo in tutte le direzioni, è un incendio tra i più difficili secondo i vigili del fuoco. Per la situazione del tempo, del terreno ambientale, per la forza dimostrata. Non c’è un fronte preciso e in questo momento si sta dirigendo verso il comune di Camaiore”, conclude Barsotti. “Le operazioni di spegnimento andranno avanti per tutta la nottata e anche per domani.”
Sono oltre venti roghi in un giorno in Toscana: incendi che hanno reso necessario dispiegare mezzi, operatori e volontari del servizio antincendio boschivo regionale su più fronti, per salvare i boschi attaccati dalle fiamme.
Sentiamo la sindaca di Massarosa, Simona Barsotti