FIRENZE – I 70 licenziamenti rimangono, ma per i lavoratori ci saranno importanti elementi di sostegno al reddito, con novità assolute per quanto riguarda quelli interinali. Per i 31 dipendenti avverranno su base volontaria e con importanti incentivi, per i 39 in somministrazione vengono introdotti per la prima volta tutele al reddito, assistenza alla ricerca del lavoro e un diritto di “precedenza” in caso di nuove assunzioni.
E’ l’esito della dura vertenza della Gilbarco di Firenze, la multinazionale leader di sistemi di distribuzione dei carburanti, automazione e pagamento per le stazioni di servizio, che nei mesi scorsi aveva annunciato un piano di razionalizzazione avviando una procedura di licenziamento collettivo per 31 dipendenti diretti e prevedendo il mancato rinnovo del contratto per 39 lavoratori in somministrazione. La firma dell’intesa nel fine settimana scorso, al tavolo di crisi convocato da Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per lavoro e crisi aziendali. L’accordo prevede per i lavoratori diretti percorsi di uscita volontaria, incentivi, outplacement e la cosiddetta “dote alla ricollocazione”. Per i lavoratori somministrati, l’azienda si farà carico di garantire un servizio in outplacement per 12 mesi o, in alternativa, un sostegno al reddito. Nell’intesa, anche l’impegno della società a un piano di stabilizzazione, nell’ambito del nuovo piano industriale, che sarà avviato da subito con le prime due assunzioni. Inoltre sempre per i lavoratori somministrati, il diritto di precedenza in caso di nuove assunzioni.
“Nonostante si sia trattato di una procedura di riduzione di personale, con questo accordo innovativo riteniamo di aver trovato le soluzioni più idonee per gestire questa difficile fase per tutelare tutti i lavoratori, anche i più precari, e creare prospettive per il futuro dello stabilimento” ha spiegato Fabio Ammavuta, della Fiom-Cgil di Firenze: “Nell’accordo anche elementi che ci fanno sperare nel rafforzamento dello stabilimento fiorentino”.