TOSCANA – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato i Dpcm di nomina del presidente Stefano Bonaccini e del presidente Eugenio Giani commissari straordinari per i rigassificatori rispettivamente della Regione Emilia-Romagna e della Regione Toscana. “Le op
ere saranno finalizzate all’incremento della capacità di stoccaggio e rigassificazione nazionale mediante unità galleggianti e saranno collegate alle reti di trasporto esistenti a livello regionale”, spiega Palazzo Chigi. Per la Toscana, il sito considerato più adatto dalla Regione è quello del porto di Piombino. “E’ un incarico di grande responsabilità e delicatezza – ha commentato Giani – e ringrazio il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi e il Governo per la fiducia che mi viene accordata. Affronterò l’impegno consapevole dell’importanza che assume di fronte ad una primaria esigenza di interesse nazionale, tenendo anche presenti le esigenze della comunità di Piombino e della Val di Cornia”.
Nonostante la mossa del governo, il Comune di piombino non cambia la sua posizione di netta opposizione all’opera. “Siamo contrari nel metodo e nel merito, la nave gasiera bloccherà lo sviluppo del porto e il rilancio della città” dice il sindaco Francesco Ferrari: “Piombino è il principale porto per commercio di pesce da allevamento, e la nave sarà a circuito aperto, con sversamento di ingenti quantità di sostanze chimiche in mare . Finché non sarà ufficiale non smetteremo di segnalare come ci sian alternative dove il rigassificatore creebbe minori problemi”
Che poi il rigassificatore possa essere “pietra di scambio” per ottenere garanzie su investimenti dello Stato per l’acciaieria Jsw, il sindaco non ne vuol sentire parlare: “Sono questioni diverse”. Riguardo poi a Jsw e Jindal, Ferrari è netto: “Ha mostrato di essere inaffidabile, meglio cercare alternative”