FIRENZE – Oggetti storici congolesi dialogano con installazioni dell’artista contemporaneo Sammy Baloji che ha anche realizzato due opere site-specific per le sale di Palazzo Pitti a Firenze che ospitano la sua prima mostra personale in Italia. E’ ‘K(C)ongo, fragments of interlaced dialogues. Subversive classifications’, esposizione inaugurata oggi nell’Andito degli Angiolini di Palazzo Pitti dove resterà fino al 26 giugno e poi dal 6 settembre al 27 novembre.
Il progetto espositivo costituisce il punto di arrivo di una ricerca avviata dall’artista a partire dal 2016 nelle collezioni di diversi musei del mondo, tra i quali la reggia medicea di Firenze. Nella mostra si intrecciano motivi e narrazioni ricavati da oggetti che arrivavano dai Regni Kongo dal 16/o secolo in poi, ora custoditi a Palazzo Pitti e in vari musei. Le opere dell’artista dialogano con materiale d’archivio e opere dal Kongo in prestito dal Museo di Antropologia ed etnologia di Firenze e dal Museo delle Civiltà di Roma oltre che dalle Gallerie degli Uffizi. Fil rouge dell’intero percorso è un tappeto della lunghezza di 88 metri prodotto e realizzato per le sale dell’Andito degli Angiolini.
“La nostra percezione di oggetti e opere appartenenti a culture diverse – ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – è stata e in molti casi è ancora, viziata in senso negativo. L’arte di Sammy Baloji ci indica invece una strada diversa da percorrere”. Ascolta >>