FIRENZE – Una alleanza dei teatri europei, con Firenze e Parigi capofila grazie al lavoro congiunto di Teatro della Toscana e Theatre de la Ville. Incontri, consultazioni poetiche, spettacoli e la ‘Carta 18-XXI’, testo che “vuole creare ponti tra discipline, paesi e generazioni per inventare un nuovo modello di teatro aperto alla società e impegnato nelle sfide del secolo”.
La Carta, nata nel 2018, è stata poi modificata nell’aprile di quest’anno per tener conto degli impatti che il Covid aveva avuto sul mondo teatrale. Il documento dedica grande spazio ai giovani e chiede di “inventare progetti con i nati dopo il 2000, proponendo un’Europa della gioventù, della cultura e delle arti”. Tra i punti centrali anche “i legami con il mondo della salute per contribuire a far emergere nuove forme di solidarietà”, l’attenzione al binomio cultura-ambiente e al mondo della scienza. La collaborazione avrà anche un evento dedicato, il 7 maggio a Firenze in tre differenti location (Palazzo Vecchio, piazza della Repubblica e Museo del Novecento). Aprile e maggio sono anche i mesi clou dello scambio artistico tra Teatro della Toscana – il cui presidente è Tommaso Sacchi, il direttore generale è Marco Giorgetti – e Theatre de la Ville, diretto da Emmanuel Demarcy-Mota: quattro spettacoli sono offerti tra Parigi e Firenze ovvero ‘Exils Interieurs’, ‘Ionesco Suite’, ‘Six personagges en quete d’auteur’ e ‘Interno/Esterno’.
“Questo è un punto di arrivo di un percorso iniziato circa tre anni fa e al tempo stesso un punto di ripartenza”, ha commentato Giorgetti. “La Carta contiene temi, proposte verso un nuovo teatro. È un manifesto, in constante evoluzione, dove si pongono i temi dei giovani, dell’ambiente, dell’arte e dell’educazione”. Ascolta>>
“Durante il Covid siamo riusciti a mantenere questa relazione, addirittura a renderla più vitale attraverso le consultazioni poetiche”, ha spiegato Emmanuel Demarcy-Mota. “La collaborazione tra Firenze e Parigi è ancora più importante in un momento in cui l’Europa è al centro di una crisi, legata alla guerra”.