“I cittadini di Piombino sono stati presi in giro: da chi, in questi due anni, ha fatto solo promesse”. Parola – mai così chiare e nette – del Commissario per l’emergenza Concordia Franco Gabrielli sulle polemiche per la decisione di Costa di escludere Piombino e scegliere Genova come porto in cui destinare il relitto da smantellare. A decidere, ha ribadito, sarà la Conferenza dei servizi del 26 giugno prossimo.
Il governatore toscano Enrico Rossi anche oggi continua a chieder un rinvio: “L’autorità portuale di Piombino dice che a settembre il porto sarà nelle condizioni di accogliere la nave. Invito tutti coloro che devono decidere a calmarsi un po’ e vedere se a settembre effettivamente sarà così”. E aggiunge: “Se a fine giugno sarà deciso per Genova, allora rispetterò questa decisione e collaborerò. Ci opponiamo però a questo perché pensiamo che la Toscana abbia avuto un ruolo importante fino ad ora. Trovo fuori luogo questo avventarsi sulla nave per farlo diventare un business. Qui siamo davanti a una tragedia e non a un business, e noi toscani lo sappiamo bene”. Ad insistere per un ripensamento, oggi, anche il Consorzio Piombino per Concordia, formato da sei aziende leader nel settore dello smantellamento e del trattamento dei rifiuti, che ha chiesto un nuovo confronto con Costa Crociere.