FIRENZE – Dopo le europee, trionfo elettorale dal Pd anche nelle elezioni amministrative in Toscana, che conquista al primo turno Firenze, Prato, Empoli, Pontedera, Piombino, tutti i comuni dell’hinterland fiorentino e del Mugello, assieme a decine e decine di piccoli centri. Nelle città maggiori si va al ballottaggio solo a Livorno e Montecatini.
A Firenze i timori di un ballottaggio si sciolgono nella storica vittoria di Dario Nardella, che diventa sindcao al primo turno con il 59,2% (111 voti, circa 13 mila in più di e quelli di Renzi nel 2008). “Sono arrivato esausto ma deve cominciare tutto, abbiamo davanti cinque anni meravigliosi” ha detto ieri sera Nardella, festeggiando la vittoria con i sostenitori in piazza S:Annunziata, la stessa dell’ultimo comizio fiorentino di Grillo. Il risultato, ha detto è “una sfida e una spinta a fare meglio di chi ci ha preceduto”: entro una settimana la nomina della nuova giunta. Il primo pensiero da sindaco, ier Nardella l’ha invece espresso per i lavoratori della Seves (ascolta l’audio allegato). La sua prima mattina da sindaco, invece, Nardella l’ha passata oggi in sala parto all’ospedale di Ponte a Niccheri, dove è nato il suo terzo figlio.
Staccatissimi rispetto a Nardella tutti gli altri candidati: secondo è Marco Stella (FI) con solo 12,1% e 22 mila voti (1/3 di quelli presi da Giovanni Galli nel 2008), davanti alla candidata dei Cinquestelle Miriam Amato, ferma al 9,3%. “Siamo il secondo partito in città, e abbiamo superato il M5S” ha commentato Stella, dicendosi disponibile a collaborare con il nuovo sindaco sulle cose concrete. “Un fenomeno per noi incomprensibile, la città è stata riconsegnata in mano al Pd” ha commentato amara Miriam Amato: “Noi proponiamo una rivoluzione culturali, che chiede tempo per essere portata a termine”. Buon risultato del giovane candidato della sinistra Tommaso Grassi (8,2%) che supera i voti ottenuti in città dalla lista Tsipras alle europee (5,7%). Delude le aspettative Cristina Scaletti (solo 4,5) e e la candidata di UDC-NCD Gianna Scatizzi (2,2%) superata da Achille Totaro (3,5%).
La debordante vittoria elettorale di Dario Nardella si traduce in un pieno di seggi nel nuovo consiglio comunale: 21 al Pd e 3 per la Lista Nardella ovvero 2/3 del totale (solo 9 le donne). Tra i democratici, campioni di preferenze molti giovani: l’assessore uscente Caterina Biti, il 21enne Cosimo Guccione, il consigliere uscente Andrea Vannucci, assieme al vicecapogruppo Angelo Bassi. Dalla lista Nardella entrano in Palazzo Vecchio il commercialista Fabio Giorgetti, il sindacalista Fiom Luca Milani e il primario di geriatria Niccolò Marchionni. Molti nomi eccellenti tra gli esclusi: non ce la fanno l’atleta Fiona May, l’attrice Katia Beni, i consiglieri uscenti Valdo Spini, Eros Cruccolini, Stefano di Puccio e Niccolò Falomi.
Nel Salone dei Dugento di Palazzo vecchio, dove si riunisce il Consiglio Comunale, solo briciole di rappresentanza agli altri partiti: 4 consiglieri, tutti uomini, per la lista di Forza Italia: l’alfiere anti-tram Mario Razzanelli, il giornalista Mario Tenerani e l’ex AN Jacopo Cellai, oltre al candidato sindaco Marco Stella, rimane fuori invece Giovanni Galli (sfidante di renzi nel 2008). Tre consigliere, tutte donne, per i grillini: Silvia Noferi e Ariana Xekalos, più la candidata Miriam Amato. Anche Tommaso Grassi porta con sé due consiglieri: Giovanni Trombi (Lista Grassi) e Donella Verdi (Sel). Entrano in consiglio comunale anche Cristina Scaletti e Achille Totaro. Tra le liste rimaste senza rappresentanza UDC-NCD, Una città in comune, Repubblica Fiorentina e PCL.