FIRENZE – “Nell’area metropolitana fiorentina il livello di accoglienza è molto alto, siamo ben oltre 1500 rifugiati, di questi quasi la metà sono minori, spesso anche molto piccoli. Con l’aereo che partirà domani e poi rientrerà in Italia dovrebbero arrivare altri minori”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella a proposito dell’arrivo dei profughi dall’Ucraina, stamani a margine di un’iniziativa in omaggio a Taras Shevcenko, poeta considerato il padre della lingua ucraina e simbolo dell’unità nazionale. Alla cerimonia anche il governatore Eugenio Giani, che ha fatto il punto sui numeri toscani: 7400 profughi ucraini, di cui 3500 minori. I flussi sono ora più contenuti: da 400 180 al giorno). “Abbiamo le condizioni per gestire con regolarità questo flusso di migrazione e lo stiamo facendo con la massima efficienza”.
“Per ora la protezione civile ha stabilito il meccanismo di aiuti diretti ai rifugiati, almeno per 90 giorni” ha aggiunto riguardo le risorse stanziate finora dal governo: “Dovremo vedere cosa succederà secondo l’evoluzione della guerra. Noi ci atteniamo a questo meccanismo, certo devo dire che continua la grande generosità da parte delle famiglie fiorentine, alcune di queste sono già state inserite nella rete per quanto riguarda gli affidi. Si tratta di procedure delicate perché i minori non si possono affidare sulla base di chi chiama per primo, c’è un meccanismo complesso che chiama in causa il tribunale dei minori, il rapporto con l’amministrazione comunale e con i servizi sociali”.
In mattinata il sindaco si è recato presso il centro di coordinamento dell’emergenza Ucraina, in un capannone della Mercafir, dove si raccolgono anche i beni che saranno inviati a sostegno dei rifugiati e che arriveranno tramite un cargo carico con 12 tonnellate di vestiti, alimenti, medicinali organizzato da Ita Airways al confine tra Ucraina e Polonia: “Da lì partiranno i camion diretti a Leopoli, dove c’è il centro di smistamento. Stamani ho mandato la foto degli aiuti al sindaco di Kiev Klitschko per far vedere che Firenze c’è”. Nardella ha anche parlato della necessità di un coordinamento negli aiuti a livello UE, riferendo di aver parlato con la commissaria europea agli affari interni Ylva Johansson per creare una piattaforma di solidarietà a livello europeo.