TOSCANA – Con la fine dello stato di emergenza, si conclude la gestione commissariale dell’emergenza covid e “va in pensione” il Comitato tecnico-scientifico, ma cambiano molte piccole e grandi regole di vita quotidiana cui siamo stati abituati negli ultimi mesi.
Tra le più importanti, la fine della “quarantena”: da domani l’isolamento sarà obbligatorio solo per chi risulta positivo. Il contatto stretto con qualcuno poi risultato malato non comporterà più l’obbligo di “isolarsi”, nemmeno nelle scuole o per chi non si è vaccinato (basterà il regime di autosorveglianza per 10 giorni).
Riguardo le mascherine, rimane l’obbligo di indossare le FFp2 solo su bus, taxi, navi, treni, cinema, teatri, ad eventi culturali e sportivi. A lavoro, a scuola e in altri ambienti pubblici basteranno le mascherine chirurgiche.
L’obbligo di green pass cesserà il 1° maggio, e occorrerà quindi continuare a mostrare quello base per andare a lavoro, accedere a bar e ristoranti (al chiuso e al banco), a mense, corsi, concorsi, trasporti di lunga percorrenza, eventi, spettacoli e competizioni sportive all’aperto. Il «super green pass» invece servirà (fino al 30 aprile prossimo) per accedere a eventi e competizioni sportive al chiuso, ma anche per entrare in palestre, piscine, sale giochi o ancora frequentare feste e discoteche. Fino al 31 dicembre (salvo modifiche successive) il «super green pass» resterà obbligatorio per visite in ospedali ed Rsa.
“E’ la fine di un’epoca” ha commentato il governatore Giani, spiegando di condividere la scelta del governo di chiudere lo stato di emergenza: “Anche se possono apparire ancora forti – ha proseguito – i numeri di contagi, pur con Omicron che non ha quei danni alla salute con rischio di terapia intensiva come erano le prime forme del Covid, dobbiamo anche tener conto che stiamo andando verso la bella stagione”. Poi ha ricordato i numeri della Toscana, con oltre 8 milioni e 700 mila vaccini somministrati: “Abbiamo coperto dei vaccinandi più del 92% e della popolazione totale l’88,4%, con risultati che si vedono perché il contagio è sotto controllo”.