FIRENZE – L’immobile sgomberato di viale Corsica ha ancora un futuro incerto, ma il Comune mette le mani avanti e rassicura: “Sarà destinato a funzioni pubbliche, niente speculazioni private”. A parlare è il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che rispondendo alle domande dei cronisti, a una settimana dallo sgombero inizia a fornire informazioni sull’assetto proprietario, sui prossimi passi dell’iter burocratico amministrativo che aspetta l’ex palazzina occupata e i progetti che l’amministrazione comunale ha in mente.
Quell’area – per decenni parte di una torrefazione della Nestl, poi dismessa, e venduta alla società di costruzioni Margheri, poi fallita – è ancora in capo ad una proprietà privata, ma è destinata a passare al Comune, come nei piani originari dell’operazione di urbanizzazione. Come effetto del fallimento, il Comune ha incassato già 1,2 milioni di euro della fideiussione depositata per l’operazione di urbanizzazione: soldi però già spesi, per realizzare – tra l’altro – anche un asilo nido (ma non nel quartiere di Rifredi). Cosa sorgerà dunque al posto della palazzina, non è chiaro ma Nardella assicura: “Andrà definita una nuova funzione da insediare ma sarà comunque di interesse pubblico” dice il sindaco: “Sicuramente il nostra impegna sarà quello di non lasciare che quell’immobile sia sottoposto a forme di speculazione privata”
Una buona notizia per i cittadini e residenti del quartiere, alcuni dei quali nelle scorse ore si sono fatti avanti, anche in modo formale – con una pec indirizzata a Comune e Prefetto – per chiedere chiarezza sul futuro della palazzina sgomberata. “Al momento l’edificio è ‘tombato’ – spiega a Novaradio Franco Poli – e nel retro sono stati accumulati masserizie e sporcizia. In questo quartiere abbiamo l’esperienza dell’ex panificio militare di via Mariti, rimasto abbandonato per decenni e dell’ex Meccanotessile delle Officine Galileo di via Alderotti per cui ancora non c’è una soluzione si recupero. Co l’occupazione di Corsica 81 avevamo stabilito una civile convivenza” aggiunge, ricordando come la presenza di Corsica 81 aveva allontanato gli spacciatori e riqualificato l’aera cani. “La nostra preoccupazione ora è che il luogo possa diventare luogo di abbandono, degrado e utilizzo criminale: le istituzioni ci diano risposte chiare”