FIRENZE – Alberi di ulivo all’arengario di Palazzo Vecchio in ricordo delle vittime fiorentine del Covid. È l’iniziativa del sindaco di Firenze Dario Nardella in occasione delle Giornata in memoria delle vittime del Coronavirus, 1.130 nel capoluogo toscano ha specificato il primi cittadino. Tanti gli assessori comunali presenti tra cui Benedetta Albanese, Sara Funaro, Alessandro Martini. Ogni albero ha più targhette, con il nome delle persone scomparse.
“Il segno che il Covid ha lasciato nel nostro Paese è indelebile – ha detto Nardella -. Ricordiamo coloro che sono morti: donne, anziani, talvolta anche bambini. Lo facciamo con una consapevolezza maggiore perché a due anni di distanza siamo più forti, più coesi, abbiamo anche più speranza. Abbiamo imparato molto da questa terribile pandemia, il ringraziamento che faccio è al personale sanitario che non si è mai risparmiato, siamo orgogliosi di loro”.
A rivendicare attenzione verso il personale sanitario, al di là da ogni retorica, è stato il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze Pietro Dattolo: “Non possiamo più permettere che i nostri medici e tutti gli operatori sanitari passino dall’essere considerati eroi a essere dimenticati.Non eravamo eroi e non vogliamo essere chiamati così, vogliamo solo essere ascoltati nell’organizzazione dei sistemi sanitari” . “Possiamo essere preziosi con la nostra esperienza” ha aggiunto: “Abbiamo bisogno che ci siano garantite condizioni di lavoro adeguate e nuove assunzioni per continuare a offrire alla popolazione un servizio efficiente, universale e gratuito per tutti”.
Il direttore generale di Careggi, Rocco Damone, ha fatto il punto sulla situazione attuale, anche alla luce dell’allentamento delle misure previsto dal “decreto riaperture” del governo: “Stiamo assistendo ad un incremento della positività, fortunatamente dentro gli ospedali abbiamo però pochissime persone in terapia intensiva, circa 70. Tuttavia questo numero rimane stabile, tende con molta lentezza a calare. Questo dipende tantissimo dalla vaccinazione: non dobbiamo abbassare la guardia, si deve continuare con le mascherine, con la vaccinazione”.
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