TOSCANA – Agricoltori e allevatori di Coldiretti hanno manifestato oggi, in via Cavour a Firenze e in piazza Fratelli Rosselli a Grosseto, davanti alle rispettive prefetture, per dire “stop alle speculazioni sul cibo e al rincaro delle materie prime”. Bollette record e rincari sono stati al centro degli slogan e dell’esposizione del ‘tavolo delle verità’ con i prodotti che hanno subito i maggiori aumenti a cavallo tra il 2021 ed il 2022.
Se il latte, ad esempio, viene pagato agli allevatori appena 36-37 centesimi al litro in Toscana, mentre un coltivatore di pomodoro da industria per la passata si vede corrispondere solo 10 centesimi al chilo, ora con l’avvio delle operazioni colturali gli agricoltori sono costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario, e l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto anche schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%).
“Serve un deciso intervento per contenere la bolletta energetica nelle campagne e garantire continuità della produzione agricola ed alimentare”, ha affermato il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi, secondo il quale occorre anche “responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle”.