FIRENZE – “Fumata nera, anzi nerissima” dal tavolo di confronto ieri sull’Ortofrutticola del Mugello. Le parti sono rimaste distanti, anzi di fatto la trattativa si è rotta: da una parte lavoratori e sindacati che hanno ribadito i dubbi sul piano industriale presentato, ed anzi sottolineano nuovi elementi di contrarietà. “Al tavolo la Italcanditi ha chiarito che le nuove linee di produzione non garantiranno la stessa occupazione agli 80 stagionali, per una perdita stimata di circa un terzo dei 12 mila euro lordi l’anno” spiega Chiara Torsoli della Flai Cgil.
Le altre linee proposte non convincono. Per i marroni sciroppati in latta si sarebbe solo la produzione enon la commercializzazione che passerebbe a Italcanditi con i clienti che già Ortofrutticola aveva in proprio; la linea delle castagne fresche in sacchetti è residuale e poco remunerativa; quella degli snack alla castagna presenta troppe incognite. “E’ una produzione nuova, e per partire a settembre i macchinari dovrebbero essere ordinati or” spiega Torsoli: “E’ tutto un po’ campato per aria”.
Dall’altra, la proprietà non ha fatto alcun passo in avanti verso la possibilità di mantenere per un altro anno la produzione di marron glacés a Marradi, e ribadito l’ultimatum già espresso alla Regione: o arriva un sì al piano, o sarà ritirato e torna in campo l’ipotesi di chiusura.”Di fatto Italcanditi così il tavolo di trattativa l’ha rotto” dice Torsoli.
In questo contesto, la notizia – finora non smentita – di un interessamento del patron di Prada, Patrizio Bertelli, interessato a rilevare lo stabilimento. Un sopralluogo ci sarebbe stato ne giorni scorsi, oggi potrebbe esserci un nuovo incontro con Regione e Comune. “La politica fa il suo lavoro, è giusto così, noi valuteremo a tempo debito” si limita a commentare per ora la rappresentante sindacale, facendi però notare che “l’ultimatum di Italcanditi scade tra 5 giorni”.
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