FIRENZE – Mondadori-Rizzoli Education chiude la sede di Firenze per spostare i 37 lavoratori a Milano. Protestano la Slc Cgil e la Rsu: “Sono licenziamenti mascherati, è una decisione inaccettabile: basta col continuo depauperamento relativo al mondo del lavoro in città” denunciano i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali, preannunciando iniziative di mobilitaizone.
Lo scorso 8 febbraio la Direzione delle risorse umane della sede di Milano ha convocato la Rsu e la Slc Cgil per comunicare l’improvvisa chiusura definitiva della sede di Firenze prevista per il 31 agosto, richiedendo il trasferimento delle 37 maestranze alla sede di Segrate (Milano). È già stata comunicata la disdetta del contratto di affitto della sede fiorentina di via Lambruschini.
Una decisione “grave e inaccettabile” secondo Dlc Cgil e Rsu aziendale: “Siamo al cospetto di un licenziamento collettivo mascherato. Si tratta di 37 tra lavoratori e lavoratrici rispondenti a tutte le categorie e professionalità presenti in casa editrice, che – sostanzialmente – se non aderiranno al trasferimento perderanno il proprio posto di lavoro, senza possibilità di alternative. Così facendo si contribuirà al continuo depauperamento relativo al mondo del lavoro sulla piazza di Firenze: non ci stiamo”.
Slc Cgil e la Rsu hanno avanzato “varie proposte di soluzione per il mantenimento del posto di lavoro, ma l’azienda non ha risposto in modo concreto, arroccandosi sull’unica strada del trasferimento a Milano. Il 9 febbraio scorso l’assemblea di lavoratori e lavoratrici ha deciso all’unanimità di mobilitarsi, dando mandato alla Slc Cgil e alla Rsu di attivare tutte le procedure del caso, dalla proclamazione dello stato di agitazione e di crisi al coinvolgimento delle istituzioni, fino a un pacchetto di scioperi e presìdi di protesta”.
>> Ascolta l’intervista a Riccardo Ferraro, Slc Cgil Firenze-Prato-Pistoia <<