FIRENZE – Primo incontro quest’oggi nella sede della Regione sulla vertenza del Latte San Ginese, prodotto dallo stabilimento di Capannori di cui la proprietà, il gruppo sardo Arborea, ha annunciato la chiusura e l’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i 26 dipendenti. All’incontro erano presenti i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati di settore e le istituzioni locali, l’assessore all’agricoltura Saccardi e Valerio Fabiani, consigliere di Giani per lavoro e crisi aziendali: “Siamo convinti che sia possibile, oltre che doveroso, difendere le 26 famiglie che rischiano il licenziamento e un modello di produzione radicato sul territorio, un marchio ‘storico’; abbiamo già convocato l’azienda”. “Esploreremo ogni possibilità per salvare i posti di lavoro” ha dichiarato l’assessora Saccardi.
Assente l’azienda, che la scorsa settimana ha ribadito la propria volontà di chiudere, lamentando la diminuzione della produzione del latte della Garfagnana con cui è confezionato il San Ginese (200 mila litri in meno) e più in generale l’effetto che la pandemia ha avuto nel ridurre la richiesta di latte fresco da parte del mercato.
“Arborea non ha mai proceduto ad una chiusura simile, e lo si vede per i modi e i tempi utilizzati” dichiara a NOvaradio Amedok sabato, Fai Cisl: “L’intera filiera del latte è in difficoltà, a partire dagli allevatori, ma non è possibile pensare che i problemi si risolvano così” dice Amedeo Sabato della Fai Cisl. Intanto, per dare visibilità alla vertenza e mostrare le potenzialità del latte di qualità, sindacati e territorio hanno lamnciato la campagna di sostegno “Io bevo San Ginese”: “Una prima risposta positiva c’è già stata da parte dei consumatori, speriamo di riportare l’azienda su posizioni di dialogo”
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