FIRENZE – Si annuncia una seduta “fiume” quella dei oggi pomeriggio del Consiglio Comunale. In discussione andrà il cosiddetto “piano tavolini”, ossia il regolamento straordinario sull’installazione di “dehors leggeri” (tavolini, sedie e al massimo ombrelloni ma niente pedane o plexiglass) su suolo pubblico. Il piano, nelle intenzioni della giunta comunale, intende porre maggiori limitazioni e controlli al proliferare dell’occupazione su strade e piazze cui si è assistito l’anno scorso: tra i capisaldi del nuovo piano il limite stringente all’occupazione di suolo: al massimo uno stallo di parcheggio antistante il locale all’interno del centro storico Unesco, al massimo due al di fuori . Eccezioni previste solo per le piazze pedonalizzate, a patto di presentare però un progetto unitario.
I tavolini poi non potranno più occupare i marciapiedi (a mano che non siano molto larghi e comunque lasciando un metro e mezzo di passaggio per far passare pedoni e carrozzine), e lasciare sulla strada almeno 3,5 di carreggiata libera. Divieto di tavolini su spazi di sosta speciale, fermate bus, e totalmente in alcune vie del centro (Calzaiuoli, Calimala, Vacchereccia)
Nonostante le premesse, il testo licenziato in commissione attività produttive con ben 43 emendamenti “a carico” e forti critiche da parte dei comitati dei residenti: in particolare sulla norma che prevede nel caso i dehors si “allarghino” oltre il fronte locale, l’obbligo di benestare da parte dei condomìni interessati: una norma che però è stata duramente criticata, in primi dai comitati dei residenti del centro: “In centro, moltissimi dei proprietari affittano ma non ci vivono, darebbero il via libera e il disagio ricadrebbe solo sui residenti” lamenta Alessandro Villoresi, portavoce del coordinamento dei comitati dei residenti di Firenze. le critiche sono state così forti che secondo alcuni indiscrezioni la gunta sarebbe pronta a ritirare la norma dal testo.
Non non si fermano a questo però i punti di criticità sottolineati dai comitati, che poi puntano il dito anche su altre questioni: “Va aperto un ragionamento sulla sosta – bene la riduzione ad un solo stallo di occupazione in centro, ma va tenuto conto dei tanti parcheggi occupati in questo periodo dai cantieri per le facciate. E poi sulla Ztl, una riforma non è più rinviabile”. Dubbi poi sul sistema di sanzioni per le violazioni del regolamento – da 50 a 500 euro – e sui controlli: “Sanzioni in alcuni casi sono così basse che potrebbe convenire violare le norme. I controlli? In questi mesi in alcune zone c’è stata la totale anarchia”.
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