FIRENZE – Dopo il crollo del Pil di oltre il 10% nel 2020, il territorio metropolitano fiorentino nel 2021 fa segnare un forte rimbalzo che dovrebbe assestarsi intorno al +7,2% – un punto in più rispetto alla media nazionale – con una previsione di recupero della situazione pre-pandemia entro il 2022. Tutto questo a patto però che i nuovi elementi di incertezza non tornino a creare problemi per le aziende. Sono i dati dell’analisi presentata oggi dalla Camera di Commercio di Firenze. “Da capire – spiega Giuseppe Salvini, segretario generale CCIAA – quale sarà l’impatto degli elementi emersi nelle ultime settimane: l’aumento dei prezzi energetici, la scarsità di materie prime e semilavorati, le tensioni geopolitiche, la ripresa dei contagi del covid”
A trainare il buon risultato del 2021 è la domanda estera: va bene il manifatturiero, ed in particolare le aziende dell’export (che segnano un +20%), mentre rimane pesante la crisi del commercio e della ristorazione per effetto della scarsa ripresa dei consumi interni. In generale, sono le imprese maggiormente digitalizzate e competitive sui mercati esteri a sfruttare la ripresa. “Quel che emerge dai dati degli ultimi mesi – segnala il presidente CCIAA Leonardo Bassilichi – è che dalla crisi economica generata dal covid ne usciremo ma con un’economia profondamente diversa: nei prodotti e nei processi. Chi ha la forza di cambiare, aggancerà la ripresa”