FIRENZE – Dopo l’approvazione della variante urbanistica e del PUC, il piano unitario convenzionato, i giochi sembrano fatti. “Basta con gli esperti e i professori che dicono no a tutto” aveva tuonato il sindaco Nardella. L’iter così va avanti, e i prossimi passi saranno quelli della valutazione del progetto nello specifico. In molti guardano alla Sovrintendenza chiedendo un controllo rigoroso delle prescrizioni a tutela del patrimonio artistico. Il Sovrintendente Pessina, parlando oggi dell’operazione, pur ammettendo che si sia trattato di una perdita per la città, appare convinto che non ci siano alternative. L’operazione, ovvero l’acquisto dal Demanio da parte di Lowenstein, ha detto “per certi versi era stata dolorosa. L’intervento del magnate Lowenstein però garantisce un recupero dei due conventi, degli orti e del parco e quindi io credo che sia una cosa positiva”. Un progetto che però, come ammette lo stesso sovrintendente, nei dettagli ancora non è stato ancora presentato.
Residenti, comitati e associazioni che in questi ultimi anni si sono mobilitati con osservazioni, richieste di percorsi partecipati, appelli e raccolta di firme però non sembrano ancora disposti a deporre le armi. “Il Consiglio ha approvato gli atti con una procedute blindata e senza trasparenza” dice Girlamo Dell’Olio dell’associazione Idra: “Esamineremo con cura il testo definitivo non appena sarà reso pubblico, le tenteremo tutte”. E avverte: “Il progetto di cremagliera, che si era detto di aver eliminato, è ricomparso in forma diversa nel PUC”
“Siamo ancora alla fase di pianificazione, quando il progetto sarà presentato valuteremo, che però ammette come effettivamente l’idea della cremagliera – seppur di carattere diverso da quella iniziale Pitti-Boboli-Costa San Giorgio – è nuovamente inserita nel PUC.