TOSCANA – La Toscana mantiene la posizione più alta tra le regioni del centro-nord e resta stabile al sesto posto nella classifica nazionale Ecomafia di Legambiente, dopo Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Lazio. Nello scorso anno, nonostante il lockdown, risultano 2.000 reati (corrispondenti al 5,7% sul totale nazionale), 1786 persone denunciate, due arresti e 490 sequestri. Livorno risulta la città più colpita dalla regione con 477 reati, seguono Firenze (279) e Arezzo (149). Così il nuovo rapporto Ecomafia 2021, realizzato da Legambiente con il sostegno di Cobat e Novamonted edito da Edizioni Ambiente.
Nel report è presente anche un focus sulle borse di plastica consumate: secondo i dati dell’osservatorio di Assobioplastiche 18.500 tonnellate di borse consumate in Toscana non sarebbero ancora a norma (il 25% in tutta Italia). La flessione più significativa, si sottolinea, è quella relativa al ciclo dei rifiuti: in riferimento al traffico illecito di rifiuti la regione migliora leggermente rispetto agli anni precedenti: nel 2020 sono stati 380 i reati accertati (4,6% su scala nazionale), 422 denunce e 121 sequestri. A livello provinciale le criticità maggiori si segnalano a Firenze, Arezzo e Siena.
“Nonostante il covid, i reati ambientali non sono affato diminuiti, e la Toscana si conferma la prima in Italia subito dietro le regione a radicata presenza delle mafie” dice Fausto Ferruzza, presidente Legambiente
A questo si dovrà aggiungere (ma sarà oggetto del prossimo rapporto) gli effetti dell’inchiesta Keu, che interessa il cuore del distretto conciario della Toscana. Il ‘mattone selvaggio’ è servito, si legge, “per spalancare le porte alle ditte in odore di mafia”, nel caso dell’inchiesta della Dda di Firenze, vicine a cosche della ‘ndrangheta.
La Toscana ha 782 infrazioni accertate, con un aumento di denunce e sequestri effettuati. La classifica regionale dell’illegalità contro la fauna nel 2020 sulla terraferma e a mare in Toscana vede 498 reati, 430 persone denunciate e 266 sequestri: Livorno (310 reati) è ottava nella classifica nazionale. Tra le proposte di Legambiente il disegno di legge contro le agromafie e inasprire le sanzioni per il delitto di traffico organizzato di rifiuti.