EMPOLI – “Il timore è che il Keu possa trovarsi anche nelle terre armate sotto l’asfalto della strada regionale 429: se così fosse, dovrebbe essere smantellata tutta la tratta. Sappiamo che dovranno effettuare delle verifiche con carotaggi tridimensionali, ma intanto chiediamo controlli non solo sul tracciato interessato dall’inchiesta, ma anche sul quarto lotto di più recente costruzione”. A dirlo è Samuela Marconcini, portavoce del comitato ‘no Keu’ di Empoli (Firenze) costituitosi in seguito all’inchiesta condotta in questi mesi dalla Dda di Firenze e dai carabinieri, in cui è emerso lo sversamento di almeno 8.000 tonnellate di rifiuti speciali, provenienti dall’industria conciari e non trattati correttamente, nel quinto lotto della nuova strada che collega la Val d’Elsa alla superstrada Firenze-Pisa-Livorno.
“Nel consiglio comunale di Empoli del 29 settembre scorso – prosegue – emerse come le indagini furono fatte su un tratto di 200 metri, a campione e per segmenti. Si è parlato di un cappotto in Pvc ai lati della strada e di un muretto in pietra, ma i residenti dell’area chiedono una bonifica completa e non palliativi. I siti in cui il Keu è stato individuato sono già 13 e, poiché viene prodotto dal 2012 in maniera non conforme, il sospetto che possa essere stato sotterrato anche altrove c’è”.
“La Regione si nasconde dietro la burocrazia – aggiunge Paolo Gaccione, portavoce Assemblea No Keu Empoli – ma non è possibile che per verifiche emessa in sicurezza ci vogliano anni. I sindaci della Valdelsa, massime autorità sanitarie sul terrrtorio, si mobilitino per chedere di accelerare verifiche e interventi di bonifica”.
News Box | “Keu, i sindaci si mobilitino: non ci possono volere anni”