FIRENZE – “Nella riunione di ieri è venuto fuori che il bollo auto sarebbe una misura troppo poco proporzionale, quindi non sarà ritoccato” mentre per l’addizionale regionale Irpef “la valutazione è quella della riunione”.
Dopo le proteste levatesi da Pd e Italia Viva ieri nella riunione di maggioranza, il presidente della Toscana, Eugenio Giani oggi a margine della seduta del Consiglio archivia l’idea di un ritocco del bollo auto per reperire le risorse necessarie per riequilibrare i conti della sanità, che nel 2021 ha speso parecchio di più – si parla di 500 milioni di euro – rispetto all’anno scorso. A chiedere di non toccare il bollo auto erano stati ieri i rappresentanti della maggioranza consiliare sia di Pd che Italia Viva che avevano parlato di “una misura iniqua, non applicabile con progressività”. Tra i presenti il governatore Eugenio Giani, il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli, la segretaria del Pd toscano Simona Bonafè, il capogruppo Iv Stefano Scaramelli, l’europarlamentare Iv Nicola Danti e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. Se la giunta dovesse essere costretta a modificare la fiscalità, la strada percorribile potrebbe essere quella dell’aumento progressivo dell’Irpef.
In realtà cifre ufficiali sullo “sbilancio” non ci sono, ma le stime sono rapidamente passate dai 350 ai 500 milioni di euro di “sbilancio”. Giani non parla di cifre, anzi ribadisce che i conti si faranno alla fine dell’anno. E’ però acclarato che la Regione abbia imposto alle Asl e aziende ospedaliere di stringere la cinghia da qui a a fine anno. “Ci sono ancora due mesi prima della fine dell’anno, quindi le cifre sono quelle di un esercizio non concluso. C’è però una tendenza che tende a limitare le risorse da spendere perché poi altrimenti, quando chiude l’esercizio, andiamo davvero incontro a un disavanzo”. “Quindi – ha aggiunto – abbiamo dato delle indicazioni che vanno nel senso di recuperare risorse per la sanità, lo vedremo anche con la variazione di bilancio che verrà portata in Consiglio regionale nelle prossime settimane. Quello che spera il governatore – e non solo – è che il governo accolga le richieste di “ristoro” delle spese sanitarie che le Regioni hanno chiesto al governo per qualcosa come 2,1 miliardi di euro: alla Toscana potrebbero toccare in dote 130-140 milioni. “Sono convinto poi che quando il Governo prevedrà delle risorse di rimborso Covid per il 2021, avremo i conti precisi su cui valutare il bilancio della sanità”.
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Una speranza condivisa dal presidente del Consiglio, Antonio Mazzeo. In Toscana “per gestire questa pandemia abbiamo assunto più di 5.000 persone, con tutto quello che significa a livello di costo” ma “se noi riusciremo a convincere il governo a mettere 2 miliardi di euro, le risorse che servono, penso che non dovremo alzare nessuna tassazione”.