FIRENZE – “Non c’è mai stata sottovalutazione della situazione, semmai grande attenzione soprattutto ai dati elaborati da Arpat. Dobbiamo ricordare che è stato proprio un controllo effettuato da alcuni addetti dell’agenzia, nel 2018, presso il Green Park di Pontedera (Pisa) a rilevare le prime anomalie. Poi da lì è partita la diffida degli uffici regionali alla ditta Ecoespanso (produttore del ‘keu’) e la successiva modifica dell’autorizzazione che ha previsto come destinazione del ‘keu’ lo smaltimento in discarica”. Lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni facendo il punto sui monitoraggi ambientali relativi al canale Usciana e ai siti in cui è stata rilevata la presenza di miscelato contenente keu.
“Nel corso di questi mesi – ha aggiunto Monni – da quando si è aperta l’indagine non mi sono mai sottratta a domande su questa grave vicenda. La sensazione però è che le ricostruzioni, anche recenti, siano state fatte alla ricerca del sensazionalismo, generando confusione attorno ad una vicenda certamente grave e complessa. La priorità della Regione è la salute che passa dalla tutela dell’ambiente”.
L’assessore ha fatto poi il punto sulle azioni di messa in sicurezza ambientale nei siti in cui sono state smaltite illecitamente ceneri di scarti conciari: “La bonifica avverrà il prima possibile, valutando le azioni migliori caso per caso. Sicuramente entro la fine della legislatura: il problema non e’ l’aspetto tecnico ma le procedure, le autorizzazioni e i contenziosi. La Regione può intervenire solo quando chi ha inquinato non può farlo. Lo faremo, quando sara’ possibile, e lo faremo in danno”. Poi ha rivendicato le azioni finora intraprese, spiegando cosa sara’ fatto per la messa in sicurezza della strada 329 e come le verifiche escludano l’inquinamento nel torrente Usciana.
