FIRENZE – Firmato nei giorni scorsi dal prefetto di Firenze Alessandra Guidi il decreto di individuazione delle postazioni fisse di rilevazione della velocità del Comune di Firenze. Lo riporta una nota del Comune di Firenze in cui si aggiunge che è “un passaggio necessario a seguito delle modifiche introdotte dal ‘Decreto semplificazioni’ e che autorizza il funzionamento dei dispositivi h24 anche senza la presenza della pattuglia di Polizia municipale.
Tre le “nuove” postazioni: Viale Nenni (ingresso città), Viale Redi (uscita città), Viale Michelangelo (verso piazza Ferrucci). Nell’elenco delle postazioni esistenti autorizzate, confermate gli altre già presenti: viadotto Indiano (sia in ingresso che uscita città), viale XI Agosto (direzione uscita città), Viadotto Marco Polo (sia in ingresso che uscita città), viale Etruria (sia in ingresso che uscita città), viale Guidoni (sia in ingresso che uscita città), viale Matteotti (uscita città), viale Gramsci (ingresso città), via Senese (uscita città), via Sestese (sia in ingresso che uscita città), viale Petrarca (sia in ingresso che uscita città), viale Galilei (direzione piazzale Michelangelo), lungarno Aldo Moro (uscita città), via Generale Dalla Chiesa (ingresso città), via del Gignoro (direzione viale Verga).
“Potranno esserne introdotti anche altri – spiega a Novaradio l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze, Stefano Giorgetti – su richiesta dei cittadini laddove consentito, e in base ai dati sulla velocità dei mezzi e l’incidentalità delle strade. L’autovelox è un forte deterrente alla velocità, causa di tante morti: in caso di investimento, a 65 km/hun pedone ha il 90% di probabilità di morte, a 30 km/h solo il 2%”. “Le nuove norme – ha aggiunto – renderanno più difficile la presentazione di quei ricorsi che erano fondati sul posizionamento degli autovelox”.