FIRENZE – Chiusura anticipata per cinque hub vaccinali nelle province di Firenze e Pistoia. La decisione, spiega il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl Toscana Centro Renzo Berti, è dettata dalla “necessità di recuperare risorse per far quadrare il bilancio regionale”, poiché “le aziende sanitarie sono state chiamate in causa per fare uno sforzo organizzativo per rientrare nei nuovi parametri di spesa”. Lo stop anticipato riguarda gli hub vaccinali del Mandela a Firenze, quello di Grassina, di Empoli, che chiuderanno i battenti il 31 ottobre con un mese di anticipo rispetto al previsto, quello di Scandicci, con stop anticipato al 30 settembre invece che al 31 ottobre, e La Cattedrale a Pistoia, che terminerà le attività l’8 ottobre con venti giorni di anticipo rispetto al previsto.
Gli altri hub, come invece programmato nel piano iniziale, verranno chiusi con tempistiche diverse, che vanno dalla fine di settembre a quella di novembre ( gli ultimi saranno Pegaso 2 a Prato e San Biagio a Pistoia). “Siamo a oltre 10mila vaccinazioni al giorno” spiega Berti. Secondo le previsioni della Asl, questo ritmo permetterà a fine ottobre di arrivare all’80% delle popolazione target toscana vaccinata. Quelli che restano fuori, precisa Berti, sono “i contrari, gli esitanti sui quali il medico di famiglia potrà intervenire, e i ritardatari che stiamo intercettando con i camper”. “Può darsi – aggiunge il direttore del dipartimento prevenzione – che a fine ottobre si chiuda il cerchio e che l’attività residua possa essere svolta non negli hub ma negli ambulatori territoriali”. “Questo – precisa ancora Berti – al netto delle incognite, bisogna capire cosa accade sulla terza dose”.