FIRENZE – Trasformazione di 50 contratti precari in tempi indeterminati ma relazioni sindacali ancora assai tese ad Eataly Firenze, nonostante l’accordo annunciato ieri sulla stabilizzazione dei precari nella sede di via Martelli. “Farinetti deve comprendere che, sulle nuove aperture non potrà ricevere sempre un trattamento da start up. Nei punti Eataly già aperti abbiamo situazioni sindacali delle più disparate Non è immaginabile dover ripartire da capo con le relazioni sindacali ogni volta. Eataly è una catena, quindi è necessario un quadro di regole unico, nel rispetto del contratto nazionale”. Sono dure le parole dei rappresentanti sindacali di Cgil, Filcams e Nidil nei confronti del gruppo guidato da Oscar Farinetti, presentando i termini dell’intesa.
In base a quanto concordato ieri, i lavoratori a tempo indeterminato entro gennaio prossimo passeranno da 22 a 72, su un totale di 97 addetti. Rimane la forte riduzione di personale – rispetto ai 131 addetti che lo store impiegava nel giorno dell’inaugurazioen alla presenza di oscar Farinetti e Matteo Renzi. L’accrrdo, infatti non riguarda i 34 precari cui lo store non ha rinnovato i contratti a termine e che nello scorso fine settimana hanno dato vita ad uno sciopero appoggiato dai Cobas. Dure parole dalla Cgil anche a commento del manifesto contro lo sciopero che ieri l’ad della catena Francesco Farinetti ha chiesto ai dipendenti di firmare: “Non è un gesto corretto dal punto di vista dei rapporti tra lavoratori e datore di lavoro”.