TOSCANA – “Penso che ci siano le condizioni perché” Banca Mps “possa rimanere in vita, magari cercando con un anno o due davanti di trovare un partner che non la inghiotta, che non la incorpori, ma che le dia la possibilità di una fusione con soggetti di pari dimensione: conseguentemente, che una banca che esiste dal 1472 abbia la possibilità di guardare al futuro”. Così Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo stamani a ‘Radio anch’io’ su Radio1. “Ritengo che non ci si stia rendendo conto di quanto il Monte dei Paschi in realtà non sia solo una questione toscana – ha aggiunto Giani – ma anche una questione nazionale: è l’unica banca che ha ancora la sua sede al sud degli Appennini, ha un management che sul piano dei risultati concreti della banca nell’ultimo anno sta dimostrando che Mps ha tutte le condizioni per essere una buona banca. Quello che sconta è quello che è avvenuto negli ultimi quindici anni”.
Meno ottimista il sindaco di Siena, Luigi De mossi, che si è detto “non molto” rassicurato dalle parole pronunciate dal Ministro Franco, il quale ha ribadito la necessità di cedere Mps a Unicredit, ricordando che al momento “abbiamo un’unica controparte che si è fatta avanti”, ma assicurando che l’intenzione di non “svendere”: “Proporremo un pacchetto finale solo se convinti che sarà adeguato”.
“La banca deve stare in piedi”, ha affermato De Mossi, ammettendo che “da sola non sta in piedi: ma resta il fatto che nel momento in cui si fa un piano industriale per venderla, o per creare una banca regionale insieme ad altre banche, bisogna tenere conto delle componenti sociali fondamentali, delle componenti economiche, delle componenti occupazionali, dell’indotto. Gli esuberi sono intollerabili, come è intollerabile mettere un punto fermo soltanto agli ultimi anni che sono stati sciagurati: il Monte dei Paschi ha dato tanto all’Italia e alla nostra economia”.