FIRENZE – Si snoda tra Firenze, Scandicci, San Casciano in Val di Pesa, Lastra a Signa e Pontedera (Pisa) l’edizione 2021 di Festival Fabbrica Europa in programma dal 2 settembre al 17 ottobre tra danza, teatro e musica per un’indagine sulla forza degli elementi della natura e sulle risonanze delle mutazioni visibili e invisibili dell’essere umano che ne derivano.
Ad inaugurare la rassegna, sulle acque dell’Arno, i francesi ilotopie con DèRives-Un spectacle fluvial emporté par le courant: guidato da un suonatore di galoubet. Il 9 e 10 settembre la coreografa Ina Christel Johannessen sarà protagonista con la compagnia ‘Zero visibility corp’ in ‘When monday came’, evento dedicato al tema della sopravvivenza in relazione a calamità naturali che causano trasformazioni del corpo e della vita. Alla figura di Shiva, dio creatore e distruttore, signore dei luoghi della cremazione è dedicato aSH di Compagnie 111 (Francia) diretta da Aurélien Bory con protagonista Shantala Shivalingappa.
La sezione musica del Festival si sviluppa a partire dalla dimensione aperta del Parco delle Cascine, nel cuore del giardino dell’istituto agrario, che accoglie, tra gli altri, la cantautrice sudafricana di base a Berlino Alice Phoebe Lou, la voce di Cristina Zavalloni con il progetto For the Living – acustico e la Fonterossa Open Orchestra in un omaggio a Charles Mingus, per proseguire poi al Teatro Puccini con tre proposte internazionali: il trombettista norvegese Petter Molvær insieme al percussionista Mino Cinelu (13/09); il concerto in solo del pianista Lubomyr Melnyk (15/09) e il progetto Time-blind nato dalla collaborazione tra la giovane compositrice elettronica Caterina Barbieri e l’artista visivo Ruben Spini (18/09).
All’interno della rassegna anche una serata con protagonisti Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi che tra musica e parole, raccontano la creazione di una delle pietre miliari del rock italiano, 17 RE (PARC, 24/09).