Vaccini, niente AZ per gli under 60. Per i 12-15enni toscani non si parte prima di metà agosto – ASCOLTA

TOSCANA – Niente Astrazeneca per gli under 60 che stanno aspettando il richiamo: saranno coperti con Pfizer o Moderna, mentre niete cambia per chi ha più di 60 anni. Dovranno invece aspettare per i vaccini i giovanissimi, cioè quelli tra 12 e 15 anni: la Toscana non procederà prima di metà agosto. Sono le indicazioni emerse oggi del vertice in Regione dopo la circolare del ministro Speranza che vieta l’uso di AZ per le persone con meno di 60 anni, come riferito dal governatore  Eugenio Giani.

La Toscana si allinea con le ultime indicazioni del Ministero della Salute, che ha formalizzato in una circolare il blocco dei richiami con Astrazeneca per gli under 60, che riceveranno, invece, la seconda dose con Pfizer o Moderna. “Rispettiamo le indicazioni del Governo e ci muoviamo di conseguenza – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani: ” I richiami delle persone con meno di 60 anni, che hanno effettuato la prima dose con AstraZeneca, saranno riprogrammati. La funzione di modifica prenotazione della seconda dose per gli under 60 è stata temporaneamente sospesa, per consentire la messa in atto delle ultime disposizioni ministeriali. In settimana contiamo di ripristinarla alla luce delle ultime novità. Sarà nostra cura informare correttamente i cittadini toscani tramite i nostri consueti canali istituzionali”. Giani ha spiegato che le persone vaccinate in prima dose con AstraZeneca e chiamate in questa settimana a una seconda dose “sono 3.500; nella prossima settimana 4.500, nella settimana successiva sono 2.800, quindi un numero che è di circa diecimila persone nelle prossime tre settimane. Noi siamo in grado di gestirlo con Pfizer senza avere particolari contraccolpi”.

 

La rimodulazione di AstraZeneca  con il blocco dei richiami per gli under 60, rischia di allontanare l’obiettivo dell’immunità di gregge per la Toscana? No, almeno secondo il governatore: “Diminuirà un po’ il livello di vaccinazione quotidiana, ma a questo punto noi possiamo, con Pfizer e Moderna che ci arrivano, tenere una quota che ci porta da 27-28 mila fino a 30.000 vaccinazioni quotidiane. Facendo i calcoli, da qui al 30 di settembre raggiungiamo l’immunità di gregge”. “Abbiamo fatto i conti, e da due o tre mesi l’affidabilità con cui Pfizer ci manda ogni 15 giorni la dose dichiarata è assoluta, ci manda le email per quello che farà il mese successivo, e puntualmente questo si realizza. Devo dire che poi nell’ultimo periodo è diventata sempre più affidabile Moderna.

Non partirà invece al meno nell’immediato la vaccinazione della fascia di età 12-15 anni, per cui è arrivato il via libera dal governo e su cui alcune Regioni hanno già iniziato ad aprire le agende.”Voglio aspettare un po’, perché vedo ancora troppo opinioni diverse nella comunità scientifica” ha affermato Giani: “Il Cts ha dato il via libera con un obiettivo, quello di avere i ragazzi da 12 a 15 anni vaccinati per l’inizio della scuola, perché quello è il momento in cui entrano in contatto e possono diventare i propagatori di contagio, quindi noi lo faremo. Ma lo faremo man mano che ci si avvicina alla scuola: per intendersi, con le prenotazioni pensiamo di farglielo fare dal 16 di agosto a metà settembre. Sono 74.000 vaccini nell’arco di 3-4 settimane, è assolutamente plausibile, e le prenotazioni potranno iniziare all’inizio di luglio. Per Giani serve cautela “perché, ripeto, ho visto anche delle opinioni difformi, quindi per evitare quello che abbiamo vissuto con AstraZeneca, prima indicato per gli under 50, poi per gli over 50, poi va bene la raccomandazione, ma poi si frena sulla raccomandazione e si ritorna agli over 60, preferisco che si stabilizzi il clima delle opinioni sul fatto che i vaccini mRna possano essere utilizzati per bambini o ragazzi in età adolescenziale. Sono una quindicina di giorni, tre settimane, in cui potremo ponderare l’opinione della comunità scientifica”.