EMPOLI – Inchiesta Keu, la società civile rilancia la mobilitazione. Dopo il successo la manifestazione che sabato ha portato in piazza nella frazione di Sant’Andrea centinaia di persone per chiedere chiarezza e immediate risposte sulla sicurezza, l’assemblea permanente dei cittadini della società civile nata sull’onda della rabbia, lo stupore le preoccupazione per quanto emerso dall’indagine – l’utilizzo illegale di ceneri tossiche come “riempitivo” del rilevato stradale della SR 429.
Mentre ci si organizza per analisi delle acque indipendenti perché di Arpar i cittadini non so fidano, si chiede un servi,io di autobotti e future bonifiche, si lavora per creare i contatti con altre realtà locali che potrebbero essere state interessate dagli sversamenti (da Massarosa a Peccioli, da Pontedera a Levane).
Obiettivo: portare la protesta a Santa Croce sull’Arno, nel cuore del distretto del cuoio, da dove sono partite ceneri tossiche che aziende controllate dalla ndrangheta avrebbero usato come sottofondo della SR429 e altrove. “È li – spiega Samuela Marconcini, una delle attiviste dell’Assemblea – che va portato il messaggio: non c’è conflitto tra lavoro e ambiente, il trattamento degli scarti della concia deve essere sostenibile, ma bisogna premere su imprese e politica per un cambio di modello economico”.
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