FIRENZE – Condannare tutti e sette gli imputati al processo di appello per la morte di Duccio Dini, il 29enne travolto e ucciso il 10 giugno del 2018 a Firenze da un’auto impegnata in un inseguimento tra cittadini nomadi mentre lui era fermo sullo scooter davanti a un semaforo sul rosso. E’ la richiesta in appello del pg Sergio Affronte, che ha chiesto una pena di 9 anni anche per i due imputati, Kole Amet ed Emin Gani, assolti in primo grado. Per tutti gli altri è stata proposta la conferma delle condanne inflitte in primo grado, che vanno da 25 anni a 25 anni e 2 mesi. I reati contestati sono di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di Dini e di tentato omicidio di un altro cittadino nomade che era l’obiettivo dell’inseguimento, una spedizione punitiva per le strade di Firenze, legato a un regolamento di conti nei clan. I due imputati assolti in primo grado si trovavano su un furgoncino che aveva partecipato solo a una fase iniziale dell’inseguimento perché si era poi bucata una ruota. A presentare ricorso in appello, oltre alle procura di Firenze per quanto riguarda le due assoluzioni, sono stati pure i difensori dei condannati, e le parti civili ai fini del risarcimento.