TOSCANA – Sulla riapertura della scuola “attendiamo il decreto del Governo per capire che cosa prevede, non c’è ancora niente di formale e noi non abbiamo nemmeno una bozza. Come Toscana siamo andati molto bene con la presenza al 50%, in teoria c’è il potenziale per arrivare al 75% degli studenti in presenza, fermo restando la capienza al 50% degli autobus. Il rientro in presenza al 100% per me è complicato”. Lo ha detto Stefano Baccelli, assessore regionale ai trasporti riguardo al rientro in classe degli studenti di ogni ordine e grado.
“Il dibattito mi pare aperto – ha aggiunto Baccelli -, anche il mondo della scuola ha delle preoccupazioni rispetto a un 100% di presenza. Una volta che abbiamo il decreto, l’assessore all’istruzione Alessandra Nardini convocherà il ‘Cantiere scuola’ e io convocherò i prefetti, le province e le aziende del tpl per capire come organizzarci. L’obiettivo è la massima apertura della scuola, ma anche la massima sicurezza degli studenti sia in termini di scuola che di trasporto pubblico”. Per Baccelli una buona idea “potrebbe essere per esempio immaginare di garantire il 100% per gli studenti dell’ultimo anno che hanno gli esami, questo potrebbe avere un senso, ma deve essere il mondo della scuola a valutare”.
E se, anche in Toscana, molto perplessi sono apparsi i dirigenti scolastici, decisamente critici sono alcuni sindacati, tra cui la Flc Cgil e la Cisl Scuola. “Ci si è voluti impiccare ad una datya e nel fratempo non è stato fatto nulla per permettere le riaperture: niente sugli spazi che sono gli stessi di un anno fa, niente nel potenziamento dei trasporti. Inoltre ancora non è stata completata la vaccinazione del personale scolastico: riaprire per poco più di un mese non vale il rischio, a questo punto meglio favorire gli studenti che si apprestano a fare la maturità”.
>>> Ascolta l’intervista integrale a Claudio Gaudio, Cisl Scuola Firenze – Prato