PISTOIA – “Pazienti in barella in spazi angusti” in attesa dei risultati del tampone covid e £un’attesa media di 40 ore per l’accesso al reparto. E’ la situazione creatasi nelle ultime ore all’ospedale dSan Jacopo segnalata dal sindacato autonomo degli infermieri Nursind: “Come infermieri ci vergogniamo di lavorare in queste condizioni”. “Solo venerdì scorso, 2 aprile – sottolinea Rosa Scelta segretario territoriale – alle ore 13 c’erano 40 persone in attesa su barelle. Abbiamo visto pazienti di 90 anni rimanere su una barella per tre giorni. Ci sono pazienti che hanno avuto referto del tampone negativo ma vengono trattenuti in area Covid insieme a persone risultate positive, perché è impossibile spostarli in Pronto Soccorso per mancanza di posti. Il rischio focolai è altissimo all’interno dell’ospedale”.
“Come abbiamo segnalato più volte, lo spazio è talmente ridotto – prosegue il segretario Nursind su Pistoia – che anche quando vengono riscontrati risultati positivi dei tamponi, in Pronto Soccorso non si riescono a distanziare i positivi da coloro che sono ancora in attesa del risultato”.
>> Ascolta l’intervista a Francesca Terzaroli, rappresentante di Nursind Pistoia <<
“Oramai da giorni c’è una forte pressione sugli ospedali – conferma Anna Maria Celesti, presidente della Società della salute pistoiese e vicesindaco di Pistoia – non soltanto su quelli del San Jacopo di Pistoia e di Pescia, ma anche in tutta la rete ospedaliera dell’Asl Toscana Centro. Questo provoca sicuramente grosse difficoltà ai pazienti, che si ritrovano a dover aspettare le dimissioni di qualcun altro prima di poter essere ricoverati”. “Allo stesso tempo – conclude Celesti – ci sono anche le difficoltà obbiettive che si vengono a determinare per il personale del pronto soccorso, costretto ovviamente a caricarsi anche di questa problematica”.