FIRENZE – Il 1° maggio prossimo saranno passati due anni dalla morte di David Solazzo, cooperante fiorentino ritrovato morto in circostanze mai chiarite nella sua abitazione sull’isola di Fogo, a Capo Verde, dove stava svolgendo un progetto sulla diversità bioculturale con il Cospe.
Secondo le autorità capoverdiane si sarebbe trattato di un incidente domestico ma la famiglia non ha mai creduto a questa versione: troppe le incongruenze tra le prove sulla scena, troppe le leggerezze o negligenze degli inquirenti locali, che non hanno mai collaborato con la magistratura italiana.
Il caso è ancora formalmente aperto, la procura di Roma indaga per omicidio ma le rogatorie inviate non sono state accolte. La famiglia intanto continua a pagare l’affitto dell’appartamento per impedire che vadano perse possibili prove del delitto.
Un appello a fare pressione diplomatica sulle autorità capoverdiane è stato rivolto a Sergio Mattarella e al ministro degli Esteri Di Maio. Due giorni fa la figura di David è stata ricordata a Firenze in un’iniziativa organizzata con Comune e Cospe. Tra i presenti l’onorevole Laura Boldrini che si è impegnata a presentare una interrogazione. “Non ci rassegniamo, deve essere fatta verità” ha detto ai nostri microfoni Alessandra, la sorella di David.
>>> Clicca per ascoltare l’intervista integrale