FIRENZE – Risale a ieri mattina l’annuncio inaspettato di Giancarlo Cauteruccio, fondatore della storica compagnia Krypton, di voler lasciare Firenze dopo 45 anni di “vita e lavoro” per tornare in Calabria. Alla base della scelta la mancanza di interlocutori e palcoscenici disposti ad accogliere la compagnia dopo la conclusione della 25ennale esperienza al Teatro studio di Scandicci: la colpa, secondo il patron di Krypton, ce l’ha il Teatro della Toscana, che porprio dal 2016 gestisce la sala di Scandicci.
“Conoscete la disfatta del Teatro Studio che era un po’ come un figlio per me che di figli non ne ho avuti, ecco il primo vero responsabile di questa disfatta è il Teatro della Toscana”, sono le parole di Cauteruccio. “Da quando – continua – quella esperienza a Scandicci è finita mi hanno tenuto lontano dal palcoscenico malgrado le mie tante proposte. La colpa di quello che definisco un disastro culturale per questo territorio è da addebitare senza alcun dubbio al Teatro della Toscana subentrato a Krypton nella gestione nel 2016. Mi sono trovato fuori da qualsiasi palcoscenico cittadino se si esclude la Prigionia di Alekos realizzato al Niccolini e rinviato di tre anni perché venisse messo in scena”. Ascolta >>
“Non voglio commentare questa cosa e non lo farò, anche perché ci sono delle profonde inesattezze”, commenta oggi a Novaradio il direttore del Teatro della Toscana Marco Giorgetti, “il nostro teatro, che è plurale e inclusivo fa delle scelte che appunto sono prurali e non vanno in direzione di una sola compagnia. Io ho fatto delle scelte e me ne assumo totalmente la responsabilità, sono scelte che hanno portato il Teatro della Toscana ad essere il terzo teatro valutato positivamnete dal Ministero in Italia. Sono scelte che continueremo a fare”. Ascolta >>