TOSCANA – La Toscana rimane arancione ma dalla prossima setimana aumentano le zone rosse locali: oltre alle tre province di Prato, Pistoia e Arezzo, che già da una settimana sono in rosso e lo rimarranno (almeno) altri 7 giorni, altre due grandi aree (Versilia e Empolese valdelsa) e altri Comuni tra cui il più esteso della Toscana, il comune di Grosseto. Senza contare che altri Comuni hanno deciso di adottare delle “zone arancioni rafforzate”.
Queste le novità decise nelle riunioni oggi tra il governtore toscano Eugenio Giani e i comuni delle aree con valori dei contagi da covi19 superiori a 250 ogni 100.000 abitanti nell’ultima settimana.
Tra i nuovi territori che da lunedì passano in rosso, c’è l’intero comprensorio dell’Empolese-Valdelsa insieme ai 4 comuni del distretto pisano del Cuoio e a Barberino Tavarnelle (16 comuni), cui si aggiungono tutti e 7 i comuni della Versilia (Viareggio e Seravezza erano già rossi), e un gruppo di comuni delle coline pisane (). Nella provincia di Grosseto, passerà in rosso il comune capoluogo, ma anche Arcidosso e Castel del Piano sull’Amiata, oltre al comune di Scarlino (già in rosso da lunedì scorso).
Tra i comuni che hanno deciso misure speciali da “arancione rafoforzato” i comuni del Valdarno Inferiore – Pontedera, Calcinaia e Santa Maria a Monte – , e quelli a cavallo tra la costa livornese e le colline pisane: Rosignano, Castellina Marittima, Santa Luce – ed ancora altri sinoli comuni. Le misure nello specifico saranno comunicate nella giornata di domani.
Una buona notizia arriva dai vaccini: oggi la Toscana ha superato quota 500.000 vaccini somministrati (tra prime e seconde dosi). E nel giorno della “ripartenza” della vaccinazione con Astrazeneca dopo il via libera dell’Ema, sono stati oltre 4.000 toscani che si sono vaccinati: “Non era scontato” ha detto il governatore,
Giani ha anche segnalato un altro dato positivo: oggi negli ospedali toscanni si è passati da 1.700 ricoveri covid a 1694: seppur di poco, si tratta della prima volta nell’ultimo mese e mezzo che il saldo dei nuovi ricoveri è negativo, e si mantiene stabile il numero dei letti di terapia intensiva. “Speriamo che sia il segno – ha detto Giani – che la Toscana si stia stabilizzando su circa 9.000 casi a asettimana, dopoché siamo stati anche su quote di 16-17 mila”