RUFINA (FI) – È morto ieri Valerio Vangelisti, uno degli ultimi sopravvissuti alla strage di Berceto, nel comune di Rufina, dove il 17 aprile 1944 le truppe naziste uccisero 11 persone: 2 partigiani e 9 civili, tra cui anche le donne della famiglia Vangelisti. La notizia è stata comunicata all’Anpi Rufina. I funerali si terranno domani in forma privata, quindi il corpo sarà tumulato nel cimitero dove riposano gli altri membri della famiglia rimasti vittime della strage: la madre Giulia, e le sorelle di Valerio – Angelina, Bruna, Iole e Anna, queste ultime trucidate a soli nove e due anni.
Se ne va così un altro dei testimoni di uno dei più efferati eccidi dell’occupazione nazista nel territorio fiorentino, la cui memoria ha rischiato e rischia tutt’ora di perdersi, anche materialmente: il casolare dove avvenne la strage infatti sta andando lentamente in rovina senza che niente venga fatto dalla proprietà (priivata) a sua tutela di questo “luogo della memoria”.
Recentemente la questione è stata riportata all’attenzione da una raccolta di firme promossa dall’associazione “Rufina che verrà” ha messo assieme in poche settimane oltre 20 mila sottoscrizioni, ma è dal 2013 che l’Anpi Firenze e l’Anpi Rufina stanno conducendo una battaglia che ha portato al riconoscimento del vincolo da parte della Soprintendenza e indurre la proprietà a mettere in sicurezza l’immobile. Tra i progetti, quello di fare della casa una tappa del sentiero della memoria partigiana nel territorio, come ha spiegato stamani a Novaradio Morena Viciani dell’Anpi di Rufina.
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