TOSCANA – – I nuovi casi positivi Covid registrati in Toscana sono 924 su 22.225 test, con un tasso di nuovi positivi del 4,16% (8,3% sulle prime diagnosi). Il dato dei nuovi casi è lievemente più basso rispetto a ieri (erano 956), mentre è più alto quello dei test (erano 21.027), col tasso di positivi in leggera discesa (era del 4,55%). I nuovi casi, età media 43 anni circa, sono lo 0,6% in più rispetto al totale del giorno precedente. Purtroppo si registrano anche 19 nuovi decessi – 11 uomini e 8 donne con un’età media di 84,5 anni – che portano sopra i 4.500 il dato complessivo a oggi. I guariti crescono dello 0,4% e raggiungono quota 129.174 (87,9% dei casi totali). Crescono ancora invece i ricoveri: oggi sono complessivamente 872, 11 in più rispetto a ieri (più 1,3%), di cui 149 in terapia intensiva, 5 in più (più 3,5%).
Dati questi che, assieme all’indice RT puntuale calcolato a 1.2, come previsto vede per la Toscana confermata la posizione in fascia arancione , almeno fino al 7 marzo. Cresce anche la diffusione delle varianti: accertata la presenza di variante brasiliana in una scuola media di Monteroni d’Arbia perciò “da martedì lo screening di massa ‘Territori Sicuri’ sarà nel comuine del senese. “Sono attualmente 41 i positivi e circa 350 le quarantene attivate dopo l’accertamento di alcuni casi con presenza di variante brasiliana”, ha spiegato il sindaco di Monteroni d’Arbia, Gabriele Berni, che ha anche disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e fermato le attività sportive.
A Sansepolcro, dove lo screening di massa è in corso, su 2.229 tamponi effettuati martedì e mercoledì scorso, sono stati riscontrati 7 positivi al Covid, due positivi a bassa carica, mentre tre test invalidati sono da ripetere. Lo rende noto l’Asl Toscana sud est. I dati sono relativi al 16 e 17 febbraio. Complessivamente, spiega una nota, finora sono 6.150 le prenotazioni.
Commentando i dati, il governatore toscano Eugenio Giani, dicendosi favorevole all’adozione di misure restrittive omogenee per le diverse regioni (“probabilmente in questo momento è anche un intervento buono perché vi è una certa omogeneità”), ha invece escluso che possano essere introdotte nuove zone rosse come quella adottata a Chiusi: “Dopo questo intervento i positivi sono stati 40, quindi onestamente vi è la tendenza qualche volta ad esagerare. Quello che ho fatto a Chiusi, l’ho fatto a Sansepolcro, intervenendo con i tamponi, e se c’è bisogno intervengo con zone rosse. In questo momento non ne ho previste”.
Il governatore ha invece ribadito la posizione di netta perplessità di fronte all’ipotesi di acquisti di vaccini da parte delle singole Regioni: “Se ci mettiamo a farsi concorrenza fra tutte le Regioni per chi riesce a procurarsi più vaccini, c’è un danno al sistema Italia nel procurarseli” ha detto, spiegando che la questione pone “un problema etico innanzitutto: siamo una Repubblica, dice l’articolo 5 della Costituzione, una e indivisibile”. Se però il governo autorizzasse dei canali con cui “aggirare i limiti che ci pone l’Europa, con vaccini sicuri”, soloallore si potrebbe procedere.