FIRENZE – “Firenze avrà il più grande hub della creatività e della cultura d’Europa”, Il sindaco Dario Nardella si esalta nel presentare il futuro ruolo del complesso di Santa Maria Novella, al centro di un imponente progetto di recupero e ristrutturazione: 30 mila metri quadrati, di cui 20 mila oggetto del masterplan del Comune, che comprende diverse funzioni: cultura, residenzialità sociale, sicurezza, spazi per lo sviluppo delle imprese creative e dell’artigianato di qualità, luogo per performance e eventi.
In quella che il sindaco descrive come la nuova operazione “murate”, anzi “super Murate” troverà spazio e ospitalità, oltre al futuro museo della lingua italiana annunciato un anno fa dal premier Conte (4,5 milioni stanziati dal governo con il primo lotto di lavori che dovrebbe partire entro l’anno, in parallelo con le celebrazioni dantesche), anche gli archivi del Comune e altri spazi espositivi, con il Chiostro grande che sarà utilizzato come palcoscenic per eventi e spettacoli.
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Musei, atelier, start up, biblioteche e social housing: ecco il futuro del complesso Santa Maria Novella – ASCOLTA
Redazione Novaradio
Non solo: sorgeranno all’interno del complesso anche un polo per la “creatività” destinato ad ospitare le star up, uno showroom dedicato all’artigianato e, un atelier per gli artisti. E inoltre, una una biblioteca con sala multimediale e un caffè-ristorante con tanto di terrazza all’aperto.
Non per ultimo l’operazione che più da vicino ricorda il complesso delle Murate: la presenza di nuovi appartamenti destinati al social housing – dai 40 ai 50 – rivolti “prevalentemente alle giovani coppie”, oltre alla nuova stazione dei carabinieri (aperta 24 ore su 24) la cui apertura potrebbe avvenire tra poche settimane. Insomma un “mini quartiere”, in pieno centro e a due passi da treni e tramvie, in cui fiorentini e turisti potranno visitare servizi come biblioteca, caffè e spazi espositivi in modo gratuito: a pagamento saranno solo gli spazi museali di Santa Maria Novella e del Museo della Lingua.
Costo dell’operazione è di circa 20 milioni. 8,5 già in cassaforte: 4,5 da Roma per il museo della lingua italiana, altri 4 già stanziati dal Comune per ampliare il museo di Santa Maria Novella (con i cantieri che dovrebbero partire a maggio). Gli altri 11 da trovare man mano che il piano andrà avanti anche facendo ricorso, ha auspicato Nardella, a fondi europei. ”Nessuna speculazione, nè apertura a logiche di sfruttamento commerciale – ha assicurato Nardella – Si tratta di una grande valorizzazione del complesso”.
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